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Di Maio si è fermato in Molise. Neanche Greco aderisce al suo nuovo Partito



L’attuale Ministro degli Esteri ed autore dello scisma con il Movimento 5 Stelle a causa dei continui dissidi con il leader Giuseppe Conte ha deciso di rompere. Ha presentato l’altro giorno la sua nuova creatura politica che si aggiungerà ovviamente alla maggioranza di governo Draghi. “Insieme per il Futuro” questo il nome scelto da Ministro per la sua creatura che a dire la verità in Parlamento ha raccolto i consensi di molti grillini che immediatamente hanno aderito al neo nato gruppo politico. e se il detto diceva che Cristo si fosse fermato ad Eboli, Di Maio invece si è fermato in Molise.

Nella nostra Regione infatti, la situazione è stata ben diversa, da subito si era capito che la maggior parte dei Big dei 5 stelle molisani non sarebbero confluiti all’interno della compagine dimaiana, in  primis Roberto Gravina che è diretta espressione di Antonio Federico neo coordinatore regionale dei 5 Stelle, per poi passare a Primiani, Manzo, Fontana, De Chirico e Nola. Momenti di tentennamento li ha avuti soltanto Andrea Greco che è legato a Luigi Di Maio da una forte amicizia personale, soltanto qualche sera fa erano stati immortalati a cena insieme ad Isernia, e dopo la notizia della fuoriuscita di Di Maio dal Movimento i bookmaker davano per certo il passaggio “Insieme per il futuro” del capogruppo 5 stelle alla Regione Molise Andrea Greco. Invece per due giorni, nessun , annuncio, nessun comunicato, silenzio totale di Andre greco, ma ieri sera le cose sono cambiate. Con un post sul suo profilo Facebook il consigliere pentastellato ha annunciato che nonostante la forte amicizia che lo lega a Luigi Di Maio, non aderirà al suo nuovo progetto politico, poiché dice Greco “i valori del Movimento ce li ho tatuati dentro”.

Risolta insomma la questione, per il momento almeno, sul fronte 5 Stelle, che si sono dimostrati compatti ed uniti lasciando a bocca asciutta Luigi Di Maio in Molise, probabilmente identificandolo come il cavallo perdente in questa corsa. In ogni caso staremo a vedere gli sviluppi, poiché come sottolineato anche da Andre greco il Movimento presto dovrà pronunciarsi sulla questione del vincolo di esercitare due mandati, questione che riguarderebbe in primis lui e Patrizia Manzo, che in caso in cui questa norma non venga modificata non sarebbero più cangiabili essendo già stati eletti per due volte. E’ stata scritta davvero la parola fine a questa vicenda?

Il post Facebook di Andrea Greco:

“CONTE O DI MAIO? IO STO CON VOI
Ho un ricordo vivido dei motivi che mi portarono ad abbracciare il MoVimento 5 Stelle e a farne una vera ragione di vita. Tra questi, certamente, c’era la fine del leaderismo: l’uomo solo al comando, capace di salvare la nazione. Ero invece convinto che il cittadino dovesse farsi Stato e, con esempi e azioni concrete, dovesse cercare di migliorare la propria comunità.
Ahimè, questo valore è andato troppo spesso smarrito. La comunità del MoVimento rischia di perdere definitivamente la rotta dietro la banale contrapposizione tra tifosi di una squadra o dell’altra, tra “dimaiani” e “contiani”.
Sarò chiaro, così da evitare ulteriori domande. Porto tatuati nell’anima i valori del MoVimento 5 Stelle. E credo di onorarli ogni giorno del mio mandato. Lo faccio ogni qual volta mi occupo di sanità pubblica, denuncio irregolarità ai magistrati, ricevo l’ennesima querela da gruppi di potere per aver difeso gli interessi collettivi. Alcune di queste azioni, mi hanno visto completamente isolato.
Ed oggi constatare che questo duro lavoro lascia il posto alla logica delle correnti mi delude.
Non dovrei neanche dirvi da che parte sto, ho sempre preferito lasciar parlare i fatti. D’altro canto, non darò alcuna soddisfazione a chi era già pronto a danzare sul nostro “cadavere” politico. Ma sento di scrivere queste righe per i tanti cittadini confusi da narrazioni fantasiose.
Certo, non rinnegherò mai neanche il valore dell’amicizia. E sarò sempre riconoscente nei confronti di chi, come Luigi Di Maio, ha fatto la storia del nostro MoVimento. Per questo, l’odio che leggo verso di lui da una parte, o verso Alessandro Di Battista dall’altra, mi rammarica. È anche grazie a questi ragazzi se tanti cittadini sono entrati nelle istituzioni, portando con loro i sogni e le aspettative di milioni di persone.
Io rispondo a quelle stesse speranze, nella mia terra. E non intendo certo tradirle.
Detto ciò, nella vita ciascuno ha il diritto di fare le sue valutazioni, assumendone appieno le responsabilità.
Il MoVimento dovrà fare a breve delle scelte importanti e mi auguro che tenga ben presenti i suoi valori fondanti. Tra questi, senza ombra di dubbio, c’è il limite dei due mandati. Non una questione tecnica, ma un principio chiaro: siamo cittadini prestati alle istituzioni. Facciamo politica a tempo determinato, al servizio delle nostre comunità, per contribuire a migliorarle. Non dobbiamo mai perdere di vista un fatto: fuori dai palazzi si stanno consumando veri drammi sociali, c’è gente che chiede soluzioni concrete ai veri problemi. E, sinceramente, sono poco interessati alle vicende interne a partiti e movimenti.
Queste sono le nostre regole identitarie e senza identità, senza storia, non può esserci un futuro.”

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