Logistica, energia e sostenibilità: questi gli argomenti su cui si fondano le riflessioni di Coldiretti Molise all’indomani dell’ultima tornata elettorale che in regione ha visto il rinnovo di 18 Amministrazioni comunali. Congratulandosi per la recente elezione a Primo Cittadino ed augurando, con una nota ufficiale ad ognuno dei nuovi Sindaci, un buon lavoro, Il Delegato Confederale, Giuseppe Spinelli, ed il Direttore regionale, Aniello Ascolese, pongono l’accento anche sull’importanza del dialogo fra sistema agricolo locale e cittadini, “auspicando di poter instaurare anche con le nuove Amministrazioni un proficuo rapporto collaborativo, nell’interesse delle comunità e nella convinzione che l’Agricoltura possa svolgere, in Molise, un ruolo che va ben al di la della mera produzione”.
Partendo dalla centralità dell’attività agricola ed agroalimentare che “rappresentano un indubbio valore per la tenuta e lo sviluppo dei nostri territori”, Coldiretti Molise evidenzia che “purtroppo, molti degli sforzi delle imprese si infrangono sulla carenza delle reti infrastrutturali che limitano enormemente le opportunità produttive e gli scambi a livello provinciale oltre che regionale e nazionale”. Coldiretti rivolge, pertanto, un “forte invito” ai neo Sindaci affinché, “venga prestata la massima attenzione alla realizzazione e manutenzione dei tracciati stradali, a partire da quelli rurali che molto spesso risultano impraticabili. Gli interventi sul territorio, peraltro – affermano Spinelli e Ascolese – debbono orientarsi nella direzione di non depauperare le potenzialità agricole, mediante una attenta politica di salvaguardia del suolo”. A tal proposito i dirigenti di Coldiretti ritengono “necessario precludere l’istallazione di impianti fotovoltaici ‘a terra’, privilegiando la copertura delle superfici degli edifici, a partire da quelli pubblici”.
Il recente conflitto in Ucraina, osserva Coldiretti, ha messo in tutta evidenza la necessità di garantire al Paese una “sovranità alimentare”, difendendo i nostri terreni agricoli, anzi aumentandone le capacità produttive al servizio dell’intera collettività. Inoltre, sempre alla luce del terribile scenario di guerra, che ha visto una crescita vertiginosa dei costi di produzione, a partire da quello dell’energia, con ripercussioni fortissime sui bilanci delle imprese, non solo agricole, i dirigenti di Coldiretti invitano a “favorire la nascita di comunità energetiche, in modo da coniugare sostenibilità ambientale ed economica, accrescendo i benefici per gli agricoltori e per tutto il territorio”.
Sul piano della sostenibilità, poi, “è superfluo riconoscere – si legge nella missiva inviata ai Primi cittadini – l’impegno degli agricoltori in questa direzione, considerando gli sforzi che gli stessi hanno compiuto negli ultimi anni, e stanno tuttora compiendo, quali custodi del territorio, del paesaggio e dell’ambiente. Purtroppo, però, anche nel nostro Molise, una gran parte del lavoro delle imprese agricole viene vanificato dalla presenza incontrollata della fauna selvatica, in particolare dei cinghiali che impediscono la possibilità di fare impresa, costringendo in molti casi le aziende a chiudere”. Infine, come se ciò non bastasse, i cambiamenti climatici in atto e i rischi di siccità sono sempre più pressanti e impongono un uso molto oculato delle risorse idriche. Ciò potrà essere attuato con l’utilizzo da parte delle aziende di tecnologie avanzate la cui realizzazione necessita anche del sostegno delle Amministrazioni comunali.