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La Sanità non è risorta! Iorio&co. approvano la legge inutile. Tutto per cercare di affondare definitivamente Donato Toma. Vi spieghiamo la strategia dell’ex Presidente e dei suoi scudieri



La mossa finale di Iorio, Romagnuolo & Co. per provare ad affossare Toma approvando una legge sulla sanità inapplicabile con la sponda della minoranza. Giunti al milionesimo tentativo ce la faranno i nostri eroi? Dopo questa mossa di grande politica, sono sempre più fuori dalla maggioranza.

Per chi non fosse addentrato ad i ragionamenti politici regionali ed avesse vissuto sulla lune negli ultimi 20 anni, vogliamo ricordare che la nostra Regione a causa degli elevati debiti presenti in bilancio alla voce di spesa riguardante la sanità pubblica, generati dal 2000 in poi, il Governo nazionale ha commissariato la Sanità molisana. Cosa vuol dire in pratica? Vuol dire che in Regione per quel che concerne ogni decisione sulla Sanità Pubblica, non è il Consiglio Regionale, ne tantomeno la Giunta, e neanche il Presidente a poter decidere, ma bensì il Commissario ad acta nominato dal Governo. In parole povere si deve fare ciò che viene deciso a Roma per rientrare dell’elevato debito. Ebbene, ad oggi il Commissario ad acta coincide con la figura del Presidente della Giunta regionale Donato Toma, che insieme al neo subcommissario Giacomo Papa, deve recepire ciò che il ministero della sanità ed il tavolo tecnico “consigliano” di fare nella sanità della nostra Regione, spesso, questo sicuramente, dovendo applicare norme e scelte che vanno a scapito della collettività dei cittadini molisani. Immaginiamo che Toma sia il primo a non gioire in questi casi, ma resta sul principio fatto salvo che il Consiglio Regionale non ha voce in capitolo sulla Sanità pubblica fin quando permarrà questa situazione.

Seduta con sorpresa per il Presidente Toma e la sua Giunta, e per noi addetti ai lavori, quella del consiglio regionale di oggi 14 Giugno 2022, infatti al primo punto in agenda si è discusso di una proposta di legge firmata dai consiglieri Iorio, Calenda e Romagnuolo, avente in oggetto il riordino della rete sanitaria regionale. Spiegata in breve e nei suoi punti salienti, questa proposta di legge prevede il potenziamento degli ospedali di Termoli ed Isernia, l’istituzione di una regia unica di Cardiochirurgia e non in ultimo l’elevazione dell’ospedale Cardarelli in Ospedale LEA di II livello, oltre a molti altri articoli minori ma comunque importanti.

Negli interventi di tutti i consiglieri che hanno preso la parola in Aula, infatti, si è sottolineato come questa legge se approvata sarebbe inapplicabile ed inefficace, in quanto verrebbe immediatamente impugnata dal Ministero che subito dopo vieterebbe al Commissario di renderla operativa. Vi chiederete voi allora, perchè viene discussa una legge che già in partenza si sa che non avrà nessun effetto? La risposta è più semplice di quanto pensate e non è invece lo strumento per andare a Roma più forti, anzi.

Tutto quello che è stato fatto oggi in Consiglio, che ha alla fine approvato la legge, oltre che ad essere nella pratica inutile, è stato soltanto il prologo dell’azione tesa a distruggere definitivamente Donato Toma a livello politico messa impedì da Michele Iorio, Aida Romagnuolo, Filomena Calenda ed a giorni alterni Armandino D’Egidio, ovviamente appoggiati da PD e 5 Stelle che godono e non poco di questa situazione. I consiglieri di maggioranza che abbiamo nominato infatti, fanno vivere il Governo Regionale sulle montagne russe da 4 anni e mezzo, e sperano che con la mossa di oggi abbiamo messo definitivamente fuori gioco Toma in vista delle prossime Regionali del 2023.

Per non tirarla troppo per le lunghe, in 5 punti vi sintetizziamo la strategia di cui parliamo sopra:

  1. Il Consiglio, in data odierna, approva la legge di cui abbiamo parlato sopra nonostante tutti i consiglieri abbiano sottolineato la coscienza del fatto che sia una legge inapplicabile e quindi inutile, ma che in teoria sarebbe una manna dal cielo per la Sanità molisana e per tutti noi.
  2. I promotori della legge Iorio&Co. da oggi potrebbero dichiarare e mettere a conoscenza i cittadini in modo diretto oppure più velato, che grazie alla loro legge ed all’impegno della minoranza che con i propri voti ha fatto approvare l’atto, l’annoso problema della sanità in Molise sarebbe finalmente risolto o quasi.
  3. Il Governo Nazionale, al quale verrebbe sottoposta la legge appena approvata, impugna l’atto ed impone al Commissario nocche Presidente Toma di cestinare la legge e non applicarla, pena la decadenza dello stesso da Commissario e di più gravissime conseguenze per la Regione.
  4. Il Toma Commissario si dovrebbe incaricare di comunicare per suo tramite ai cittadini che la legge “salva Sanità” di Iorio&Co. non si potrà mettere in campo. Immediatamente Iorio e la sua allegra brigata comincerebbero a sparare a zero sul Presidente Toma che non “vuole” il bene dei cittadini molisani.
  5. Soltanto i più esperti capirebbero che Toma non ne ha nessuna colpa e che invece è stato messo in trappola da parte dei suoi alleati, ma la maggior parte dei cittadini individuerebbe in lui l’unico responsabile, importi poco che sia vero oppure no. Si sa sui social si possono far circolare le notizie e ricostruzioni che si vuole e qualcuno seduto in consiglio regionale, di questo ne è maestro.

Qualcuno sicuramente ci accuserà di parlare di fantascienza e fantapolitica, immaginando una dietrologia sulla vicenda che non è affatto vera, vi invitiamo a leggere con attenzione il comunicato stampa del Consiglio Regionale del Molise pubblicato sulla propria pagina Facebook con in allegato una bella foto del Consigliere Iorio, e cercare di trovare la parte dove si dice che questa legge non sarà mai applicabile e che quindi inutile. Se vi fidate, vi risparmio la noiosa lettura e vi annuncio che non c’è scritto da nessuna parte, anzi, da questo post si evince che la Sanità grazie a Iorio&Co. a breve risorgerà come Lazzaro dal Santo Sepolcro.

“IL CONSIGLIO REGIONALE APPROVA LE LINEE GUIDA PER L’ORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA E DI EMERGENZA: L’OSPEDALE CARDARELLI DEA DI II LIVELLO E CENTRO REGIONALE DI ALTA SPECIALIZZAZIONE, I PRESIDI OSPEDALIERI DI ISERNIA E TERMOLI CENTRI SPOKE, IL P.O. DI AGNONE PRESIDIO DI AREA DISAGIATA, GLI STABILIMENTI DI VENAFRO E LARINO CENTRI DI PRIMO SOCCORSO COLLEGATI ALLE STRUTTURE SANITARIE DI ISERNIA E TERMOLI

Approvata nella seduta di questa mattina del Consiglio regionale, con 11 voti favorevoli e 7 astenuti, la proposta di legge n. 123, di iniziativa dei Consiglieri Iorio, Calenda e Romagnuolo, concernente: “Organizzazione della rete ospedaliera e di emergenza – Linee guida” .
Dopo l’illustrazione del provvedimento da parte del relatore, Presidente della IV Commissione, Gianluca Cefaratti, sono seguiti, nella discussione generale e per dichiarazione di voto, i contributi dei Consiglieri Iorio, Nola, Primiani, De Chirico, Greco, Fanelli, Facciolla, Manzo, Cefaratti e dei Consiglieri Assessori Calenda, Pallante e Niro.
Come ha spiegato il Relatore Cefaratti, l’iniziativa legislativa è quello di garantire il rispetto del principio costituzionale sancito dall’art. 32 concernente il diritto alla salute in una regione come il Molise in cui negli ultimi anni l’organizzazione sanitaria è stata profondamente modificata e la rete ospedaliera è stata stravolta con la chiusura o il ridimensionamento di Presidi, Unità Operative e Servizi. Circostanze che hanno determinato -ha aggiunto Cefaratti- di fatto l’impossibilità di adottare percorsi assistenziali che garantiscano ai molisani il trattamento adeguato, tempestivo ed efficace sia delle patologie ordinarie che di quelle tempo-dipendenti.
Il Relatore ha anche evidenziato che sulla proposta di legge la IV Commissione, competente per materia, non è riuscita ad esprimere, con una votazione, un parere.
In particolare, il provvedimento detta le linee guida che, sulla base della struttura orografica del territorio regionale, intendono garantire il diritto alla salute attraverso quattro pilastri sostanziali: -il Presidio Ospedaliero di Campobasso è individuato quale DEA di II Livello integrato con Gemelli S.p.A., per la garanzia di un adeguato e tempestivo trattamento delle patologie ordinarie e tempo-dipendenti (centro Hub regionale) ne sono quindi ripristinate tutte le UU.OO. soppresse e/o ridimensionate compresa neurochirurgia, infine, per quanto concerne il DM 70/2025 lo stesso P.O. “Cardarelli” viene indicato quale Centro regionale di Alta Specializzazione;
-i Presidii Ospedalieri di Isernia e Termoli sono individuati quali centri spoke (presidi ospedalieri territoriali);
-il Presidio Ospedaliero di Agnone è individuato quale presidio di zona disagiata;
-gli stabilimenti di Venafro e Larino (collegati ai P.O. di Isernia e Termoli) sono individuati quali centri di primo soccorso, medicina per lungodegenza e riabilitazione ospedaliera, e Case della Salute.”

Concludo dicendo che, queste manovre di solito le compie la opposizione ad un governo, non i diretti partecipanti alla sua maggioranza. Probabilmente allora, quanto abbiamo sempre evidenziato e cioè che Iorio, Romagnuolo ecc. siano da un pezzo fuori dalla maggioranza e forse anche dal centrodestra, oggi è diventato ufficiale. Quantomeno per chi la politica la interpreta da anni tutti giorni.

Il Direttore Simone Rocco

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