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Patriciello Re indiscusso: anche il Sindaco di Isernia Pietro Castrataro una “pedina” dell’europarlamentare di FI

Il primo cittadino di Isernia, Piero Castrataro



Aldo Patriciello, europarlamentare forzista e patron dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli, insieme ad un’altra ventina di aziende attive nella sanità, nell’edilizia e nell’editoria, di cui è proprietario insieme alla sua famiglia, è indiscutibilmente già da tempo uno degli uomini più potenti della nostra regione e non solo.

‘Ago della bilancia’ viene definito dai più alla vigilia di ogni competizione elettorale, sta di fatto che l’impero Patriciello l’ago della bilancia lo rappresenta davvero e non poteva di certo sfuggire al suo controllo il neo eletto Sindaco di centrosinistra ad Isernia Piero Castrataro.

Quest’ultimo, ingegnere e imprenditore, pare  infatti essere molto vicino all’eurodeputato, piú di quanto egli voglia far sapere e più di quanto gli ignari Isernini che lo hanno votato al grido di “volto giovane e pulito per il cambiamento” possano immaginare.

E si, è sempre così nei gironi infernali della politica, la superficie limpida nasconde le più torbide acque e questo sembra valere anche e soprattutto per il giovane Sindaco.

Sembrebbe infatti che Castrataro abbia al suo fianco, in qualità di addetta alla comunicazione, senza alcuna nomina ufficiale da parte del Sindaco di un Ente che il proprio addetto stampa interno ce l’ha già, la giornalista Sabrina Pacitti.

Costei, notoriamente fedelissima di Patriciello, dalla direzione di TVI ha poi transitato in vari luoghi per conto dell’eurodeputato, dall’entourage dell’ex presidente Frattura all’ interregno di Toma che peró non la riconfermó, per poi passare dall’estromesso consigliere regionale venafrano Antonio Tedeschi, fino ad approdare niente meno che nell’amministrazione Castrataro.

Spesso presente nelle stanze del comune pentro, pare spetti a lei, o meglio a chi lei rappresenta, l’ultima parola su ogni comunicato del Sindaco, in particolare se si parla di Sanità. Dalle indiscrezioni provenienti da Palazzo San Francesco pere che ciò sia accaduto anche per la recente richiesta inoltrata dall’amministrazione Castrataro al governatore Toma, con la quale si chiedevano le dimissioni del Direttore Generale dell’Asrem, Oreste Florenzano.

Sembra quindi che Patriciello abbia già deciso come muoversi per le prossime regionali o quanto meno che non stia trascurando nessuna opzione, d’altra parte Campobasso e Bruxelles sono sempre state due città molto lontane tra loro, nelle quali poter giocare partite diverse. 

Ciò che lascia sgomenti è l’aureola di Castrataro, sempre meno luminosa e sempre più affannosamente protetta dai suoi che, pur di conservare una poltrona ormai finalmente ben remunerata, decidono di chiudersi il naso e accettare di tenersi in testa un cappello che hanno sempre finto di disprezzare. Prima fra tutte la giovane rivoluzionaria vicesindaca isernina di Volt nonchè fidanzata del rampollo di casa Colella/D’Achille, a quanto si dice anche lei vicina agli ambienti patricielliani, ma che a differenza di ciò che ci si aspettava dall’immagine dell’enfant prodige propinata in campagna elettorare, appare sempre più una delle tante che ha fiutato l’opportunità e che fino ad oggi sembra aver rivoluzionato solo la propria dichiarazione dei redditi che, nonostante le grandiose capacità elencate nel curriculum e i tanti distintivi altisonanti snocciolati, prima dell’ indennità assessorile riportava un reddito annuale inferiore ai 6.000€. 

La strada per gli appuntamenti elettorali del prossimo anno sembra quindi sempre più tortuosa, con i cavalli di razza che abilmente muovono le proprie pedine e le nuove leve improvvisate che, per lo più ignare ma fameliche, mettono in scena una croccante rivisitazione del Patto del Nazareno in salsa molisana.

Gilda Ricci

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