Sino iniziate le grandi manovre tra i partiti per la designazione del candidato alla Presidenza della Regione. Tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle è in atto un confronto molto acceso, anche se ufficialmente non si muove foglia. Da un lato Vittorino Facciolla e Micaela Fanelli sono alle prese con un derbya distanza molto colorito, dall’altro il Movimento 5 Stelle che con Greco vuole la leadership dell’accordo tra i due partiti. Al momento i 5 Stelle sono favorito perché da Roma fanno intendereche la candidatura del Molise spetta ai grillini. Di questo ne sono consapevoli Facciolla e Fanelli che però non demordono e venderanno cara la pelle. Entrambi mirano a un posto al sole per puntare in alto, sapendo che nella peggiore delle ipotesi, in caso di sconfitta, il candidato presidente farà parte del Consiglio Regione. Un’ipotesi che piace molto alla Fanelli. Un po’ meno a Facciolla che sa di avere molti più consensi. Dal canto suo Greco sa di giocarsi l’ultima carta. Se non sarà il candidato designato si prevedono scossoni tellurici molto forti. Nei 5 Stelle è palpabile la delusione che deriva dalle ultime competizioni elettorali svoltisi a livello provinciale e a Isernia dove sono usciti con le ossa rotte masoprattutto dai sondaggi che pongono il partito di Grillo ai minimi storici dopo la scorpacciata di quattro anni fa. L’aria non è più quella di una volta e le azioni da porre in essere devono essere studiate nei minimi dettagli. Al momento l’unica in grado di reggere l’urto delle prossime elezioni ci sembra Patrizia Manzo. Vuoi perché è donna e con l’attuale sistema elettorale può infilarsi tra i maschietti con una certa disinvoltura. Vuoi perché almeno tremila voti sono alla sua portata. Ma anche per lei sarà dura. Essendo una donna con grande personalità è conscia del ruolo che l’attende. A questo punto si apre uno scenario molto interessante. A livello nazionale se Greco e Facciolla non riusciranno a trovare l’accordo potranno giocarsi una carta molto interessante. Il segretario nazionale del Pd Letta ha una carta, non tanto segreta,da giocarsi: Caterina Cerroni, segretario nazionale dei giovani del Pd, agnonese di nascita, ben radicata negli ambienti romani, quelli che contano. Di lei si parla un gran bene. Il suo principale sponsor in Molise è il sindaco di Agnone Daniele Saia che la conosce molto bene e sarebbe propenso ad accoglierla a braccia aperte. Il Pd intanto sta preparando un listone di tutto rispetto che coinvolgerà esponenti politici di ogni angolo del Molise. Proviamo a fare qualche nome? Vittorino Facciolla, Micaela Fanelli, Carlo Veneziale, la sempre presente Maria Teresa D’Achille, Daniele Saia, Candido Paglione, Stefano Buono. Tanto per fare qualche nome. Ma ci saranno gli agnelli sacrificali. In quanto senza la surroga saranno eletti solo i più votati. I giochi sono aperti. Cerroni attende in punta di piedi che Letta la chiami. Ma in cuor suo sa che in Molise qualcuna storcerà il muso, Staremo a vedere. L’invidia a volte gioca brutti scherzi.