Doppio cognome ai figli, la Garante regionale dei Diritti della Persona, Leontina Lanciano, auspica tempi brevi per l’approvazione della legge. Attualmente la Commissione Giustizia del Senato sta esaminando i cinque disegni di legge che dovranno essere riuniti in un unico testo, su iniziativa dell’intergruppo delle senatrici di Palazzo Madama.
“La possibilità di attribuire ai figli il cognome della madre oltre a quello del padre – commenta Leontina Lanciano – è senza dubbio un passo importante che restituisce la dovuta dignità al peso della donna all’interno della coppia. L’attuale normativa, infatti, con l’attribuzione automatica del cognome paterno, assegna alla figura maschile una predominanza che segna un sostanziale squilibrio tra le parti”.
Squilibrio che la legge attualmente al vaglio delle Camere “mira ad eliminare, nell’ottica di un ulteriore passo verso il raggiungimento di una piena parità di genere, disponendo che il cognome del figlio venga attribuito secondo la volontà dei genitori. Conferendo il cognome paterno o materno oppure quello di entrambi, nell’ordine stabilito dai genitori. E in caso di disaccordo, il compromesso sarebbe quello di seguire l’ordine alfabetico”.
Un passo, questo, dal significativo peso storico, dal momento che “va ad interrompere quello che finora è stato un automatismo. Non solo. La nuova legge consentirebbe di attribuire ai figli anche il solo cognome della madre, cosa finora non prevista neppure in caso di accordo tra i genitori”.
Inoltre il nuovo testo normativo, rimarca la Garante, “prevede che nel caso di figli riconosciuti in un secondo momento dal padre, il cognome di quest’ultimo possa essere aggiunto a quello della mamma ma non sostituirlo. Cosa che invece è possibile allo stato attuale”.
La legga, conclude Leontina Lanciano “è senza dubbio un traguardo importante nel percorso di riconoscimento dei diritti delle donne. L’auspico è che la nuova legge, qualora fosse emanata, produca degli effetti retroattivi consentendo anche alle donne che hanno già dei figli di poter dare il proprio cognome ella prole”.