Ci sono anche gli imprenditori molisani della piccola e media industria oggi a Napoli, la città che ospita la settima tappa degli incontri preparatori, dell’Assise della Piccola Industria, in programma venerdì 17 giugno a Bari. A partecipare oltre agli imprenditori del Molise, quelli del Lazio, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria.
Per Confindustria Molise sono presenti il Vicepresidente Mauro Natale e gli imprenditori associati Mauro Iacobacci e Franco Iannelli. Gli incontri in vista dell’evento finale sono stati organizzati in vista delle nuove sfide alle quali sono chiamate in questo momento storico le piccole e medie imprese italiane, prima tra tutte: la trasformazione digitale, ecologica e sostenibile, pur in presenza delle forti criticità dovute prima alla pandemia e ora alla crisi Ucraina-Russa.
“Il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza rappresenta per l’Italia un’occasione straordinaria– ha dichiarato Mauro Natale – riteniamo fondamentale – ha continuato- coglierla e affinché ciò sia possibile chiediamo che ci sia un solido e proficuo dialogo tra Organizzazioni imprenditoriali e rappresentanti della politica”.
Così invece l’imprenditore Franco Iannelli: “La transizione ecologica rappresenta per l’Italia un’occasione straordinaria per innovare e rendere più competitive 4 milioni circa di piccole e medie imprese che formano il tessuto economico del Paese. Anche se sarà dolorosa in termini di maggiori costi per le imprese, soprattutto per noi piccole, siamo certi che gli oneri che sosterremo si tradurranno, in futuro, in maggiore efficienza e quindi in migliori performance aziendali. Vanno quindi programmati interventi per favorire la transizione del maggior numero di piccole e medie imprese verso un modello di economia circolare, che permetta la riqualificazione dei settori e delle filiere produttive e il riposizionamento sui mercati”.
Sulla stessa linea l’altro imprenditore Mauro Iacobacci : “Per anni la strategia finanziaria delle PMI italiane è stata caratterizzata dalla presenza di debito bancario e dal ricorso, non sempre sufficiente, all’autofinanziamento. Da qualche tempo non è più così. Le imprese, anche le piccole, hanno compreso che la diversificazione delle fonti di finanziamento è la strada giusta per chi vuole fare crescere il proprio business nel tempo. Si potrebbe pensare di dare nuova vita ai CONFIDI, che per lungo tempo hanno svolto in tutto il Paese la funzione di migliorare l’accesso al credito bancario delle piccole e medie imprese. Questi organismi oggi potrebbero diventare dei veri e propri partner finanziari delle imprese”.