Maltrattamento sugli animali e utilizzo di farmaci senza prescrizione medica, questi i capi di imputazione nel maxi processo per le Carresi, che vedeva imputate 29 persone (tra cui 3 sindaci all’epoca dei fatti) e che si è concluso con la prescrizione dei reati.
Il tutto iniziò nel 2015, a San Martino in Pensilis, a seguito di denuncia da parte delle guardie zoofile dell’Enpa; i Carabinieri sottoposero a sequestro preventivo i carri e i buoi che avrebbero dovuto correre quell’anno.
Nel 2018, secondo l’ipotesi accusatoria avanzata dalla Procura di Larino gli animali sarebbero stati sottoposti ad attività insopportabili per le loro caratteristiche etologiche e a causa di strumenti usati per spronarli alla corsa avrebbero riportato lacerazioni e lesioni.
Dopo la prescrizione rimane aperta un’inchiesta che vede coinvolte 3 persone in relazione all’uso di sostanze dopanti sugli animali. La vicenda sarà trattata a luglio se anche in questo caso non maturerà il termine di prescrizione.
Quest’anno, la corsa si svolgerà come da tradizione a partire dal prossimo 30 aprile – disciplinata dalla legge regionale n. 1 dell’11 febbraio 2019 e da uno specifico Regolamento.