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Campobasso, Liceo Classico “Mario Pagano”: una scuola che premia valorizzando i suoi alunni e riconoscendone i meriti



Che gli studi classici siano il miglior metodo formativo per conseguire competenze ampie e adeguate per qualsiasi tipo di approccio al mondo professionale, a una visione del mondo significativa, completa ed articolata, e, quindi, alla vita in generale, è ormai acclarato ed evidente nella storia della scuola italiana, ma, qualora ci fosse bisogno di un’ulteriore conferma, questa viene certamente fornita dai risultati recentemente conseguiti dagli studenti del Liceo Classico ‘Mario Pagano’ di Campobasso.

Risultati che stanno a dimostrare come gli alunni di questo liceo riescano a mettere a frutto le loro potenzialità grazie ad un impegno costante, al supporto di insegnanti attenti ed empatici e ad un contesto scolastico che li accoglie e li sostiene nel migliore dei modi, accompagnandoli verso un successo formativo che spesso li ripaga con risultati di vera eccellenza nelle competizioni scolastiche di ambito nazionale ed anche internazionale.

E l’elenco dei più recenti e brillanti meriti in tal senso conseguiti risulta davvero nutrito e variamente colorito in relazione alle discipline di riferimento, cominciando da Isabella della classe I A, che, dopo essersi imposta nella fase d’istituto e nella semifinale regionale, parteciperà alla fase nazionale delle Olimpiadi di Italiano (categoria Junior) nella finale che si terrà online il 28 aprile prossimo, per proseguire poi con i tre alunni che sono stati selezionati nella fase regionale delle Olimpiadi di Lingue e Civiltà Classiche svoltasi online il 1° aprile, Giampiero della V A e Pia Eleonora della V D, per civiltà greca, e Alessia della V A per civiltà latina, e che parteciperanno alla gara nazionale  il prossimo 5 maggio.

Ricordiamo poi i due alunni che, superata la selezione regionale, hanno sostenuto la prova nazionale delle Olimpiadi della Filosofia il 22 aprile a Roma, cimentandosi, con ottimi e significativi risultati, nella composizione di un testo argomentativo di ambito filosofico, Giovanni Adelchi della V A, in lingua italiana, e Chiara della V D, in lingua inglese; un risultato davvero importante è poi quello conseguito da Chiara della V A e Carmen della V B per il Certamen Ciceronianum Arpinas, competizione internazionale alla quale partecipano studenti di tutto il mondo che frequentano l’ultimo anno dei licei classici e scientifici.

Le due giovani latiniste, dopo aver superato una preselezione a conclusione di un corso di formazione specifico in lingua inglese sullo stile e sulla lingua di Cicerone, si cimenteranno nella traduzione e nel commento di un passo tratto da un’opera del celebre autore latino ad Arpino il  5, 6 e 7 maggio.

A conclusione di questo primo e ricco elenco, con ancor più piena soddisfazione ricordiamo l’eccellente terzo posto di Federica della IV C e la menzione speciale di Samuele della IV B al Certamen Sallustianum, altra importante gara nazionale di traduzione e interpretazione critica e filologica di un testo latino dello storico Sallustio, promossa dal Centro Studi Sallustiani della città dell’Aquila e svoltasi a distanza il 4 aprile.

Ma a testimoniare come gli studi delle lingue classiche siano una base pienamente adeguata per acquisire competenze di alto livello anche in ambito matematico (ed in generale scientifico), grazie al supporto specifico dei docenti delle discipline in questione che si unisce con l’esercizio delle capacità logiche che lo studio del latino e del greco contribuisce a favorire e a potenziare, ricordiamo gli eccellenti risultati di Simone della classe III A, che si è aggiudicato un posto alla fase nazionale dei Giochi matematici del Mediterraneo nella categoria S-5 e parteciperà alla finale che si svolgerà online il 7 maggio, e poi ancora di Alina della I B e Francesca della I C, che parteciperanno alla gara nazionale dei Giochi matematici Pristem-Bocconi (Categoria C 2) il 14 maggio a Milano.

Quanto fin qui elencato dimostra, quindi, come lo studio delle lingue e delle culture classiche, lungi dall’essere un bagaglio anacronistico, opzionale e non indispensabile per la formazione di un giovane nel mondo d’oggi, sia invece un patrimonio di cultura, sensibilità, capacità di riflessione, sguardo ampio e onnicomprensivo che consente, agli studenti che ne usufruiscono, di acquisire una formazione davvero completa e multifunzionale, al passo con i tempi e in grado di favorire un approccio pienamente adeguato alla realtà, un approccio fondato sulle radici culturali della nostra storia e sul nostro comune sentire di esseri umani che può guidarli, nella personale scoperta e comprensione del mondo, verso traguardi corrispondenti con le aspettative individuali e verso la conquista, consapevole e gratificante, di un ruolo adeguato nella vita e nel loro futuro.

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