Grosso riscontro di pubblico e di interesse a Casacalenda per il film che affronta il tema del cyberbullismo dalla parte di chi lo subisce. Nell’ambito del progetto di MoliseCinema.
E’ stata un’esperienza totalizzante quella di circa duecento studenti delle Superiori degli Istituti di Larino e Casacalenda e dei loro docenti, la visione del film del momento: “Il ragazzo dai pantaloni rosa”. Totalizzante perchè vissuta, tutti insieme in quattro diverse proiezioni, al cinema – quello di Casacalenda – e perchè inserita nel progetto Paese Mio, che rilancia nelle scuole la tecnica e il senso artistico del cinema; infine coinvolgente perchè a raccontare la genesi del film di grande impatto sociale, secondo per incasso solo a “C’è ancora domani” (‘Parthenope’ di Sorrentino è dietro), c’era in collegamento dopo il film la regista Margherita Ferri, intervistata dal direttore di MoliseCinema Federico Pommier.
Il riscontro collettivo è stato notevole, tanto interesse da parte dei ragazzi: la potenza di una storia drammatica vista dalla parte di chi la subisce, uno scossone alle coscienze che colpisce, commuove, abbatte il bersaglio grosso, quello del cyberbullismo, virulenta malattia sociale dei nostri giorni.
Vedere un film come quello di Margherita Ferri può essere in un certo senso terapeutico per chi è vittima dei bulli e tremendamente responsabilizzante per chi è dall’altra parte della barricata, chi si nasconde nel branco di una societá massificata.
Il successo della proiezione prosegue anche oggi, sabato 14 dicembre, e domani. Il cinema di Casacalenda è aperto al pubblico di tutti i paesi del circondario.
Anche per gli adulti l’occasione di capire il film dall’altrettanto delicata prospettiva di un genitore.
Gridare ‘no al bullismo e al cyberbullismo’ è un dovere comune, civico e – tra le quattro pareti di un piccolo cinema di provincia – anche culturale.