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Castello Monforte: ennesimo slittamento del termine dei lavori del primo dei tre lotti, se ne parlerà a Dicembre 24. Dovevano concludersi il 6/05/23. Il silenzio sulla questione è più che imbarazzante.



Non si è mai vista Campobasso visitata da tante persone venute da fuori regione.
Un boom inaspettato di turisti che girano ed hanno girato per la città in piccoli gruppi o in gruppi organizzati con tanto di guida.
A questi bisogna aggiungerci i certamente non pochi parenti degli allievi Carabinieri e Poliziotti tutti vogliosi di visitare la nostra città.
Dalla riapertura della cattedrale a Piazzetta Palombo al Museo dei Misteri ed il Museo dei Sanniti, turisti entusiasti per le cose belle che la bella Campobasso gli ha offerto durante il soggiorno.
In molti se non tutti certamente vogliosi di fard una visita al castello medioevale che sovrasta Campobasso e che da il benvenuto o il bentornato a chiunque si accinga ad entrare nel capoluogo da qualsiasi direzione esso provenga.

Sono stati e continuano ad essere tanti i visitatori che a pedi o in auto hanno risalito la collina Monforte ed una volta in cima tutti sono restati delusi nel trovare il Castello Monforte recintato e chiuso per via di un cantiere infinito.
La cosa che dovrebbe fare più rabbia a noi campobassani è che l’amministrazione uscente, quella guidata dallo stellato Gravina, e quella nuova, guidata da Marialuisa Forte, non hanno avuto e non hanno la sensibilità ne tantomeno la voglia di informare noi cittadini di come stanno realmente le cose a riguardo dei lavori straordinari che si stanno molto, ma molto lentamente realizzando al simbolo della città. Già perché i nostri cari amministratori dovrebbero ben comprendere che tra i doveri di chi guida e decide le sorti della nostra terra ed anche delle nostre vite delle informative e soprattutto delle informazioni dettagliate, soprattutto su determinati argomenti, sarebbero tenuti a darcele, così come fanno quando in pompa magna e con molta lena annunciano progetti ed idee.

Ma torniamo al Castello ed ai lavori che oramai stanno diventando infiniti, oltre che una barzelletta per la loro lentezza di esecuzione.
La data di inizio cantiere per il primo dei tre lotti di intervento, si perché i lavori di cui parliamo oggi sono soltanto un terzo del totale di quelli che si interesseranno il bastione medioevale, sono partiti nel lontano dicembre 2022 e avrebbero dovuto concludersi il 6 maggio 2023. Dopo il termine dei lavori del primo lotto, era in programma una riapertura al pubblico del Monforte. In quella data il portone non è stato riaperto e la recinzione è restata lì. L’unica cosa che abbiamo ottenuto, anche grazie ai numerosi articoli da noi pubblicati sulla vicenda che hanno portato anche la convocazione di consigli comunali monotematici ed interpellanze all’allora Sindaco Gravina ed alla sua Giunta, sulla recinzione, all’inizio fatiscente, è stato realizzato un telo con le foto più rappresentativo del castello, tutto questo per cercare di indorare la pillola a chi è salito fin là su e non è potuto entrare per visitare la cosa più bella e rappresentativa della città.
Il cantiere infatti, era stato prorogato di altri mesi, prevedendone il termine alla fine del mese di settembre 2024. Altra promessa non mantenuta.

Ad oggi, lunedì 7 ottobre 2024, i lavori nel sito, affidati alla ditta Zurlo Domenico di Campobasso, sono ancora ben lontani da vedere una fine, infatti come si evince dal cartello la data è stata prorogata al 19 dicembre 2024.
Se questa data verrà rispettata o vedrà un ennesimo slittamento non è dato saperlo, come non è privilegio dei cittadini di Campobasso sapere cosa accadrà dopo che i lavori del primo lotto saranno portati a compimento. Il castello sarà temporaneamente riaperto? Si inizierà immediatamente con quelli del secondo e poi del terzo? In tal caso quanto altro tempo dureranno gli interventi? Il ritardo nella consegna da chi è dipeso? Sono state applicate delle penali se il ritardo è stato causato dall’azienda?
Tutte domande alle quali nessuno intende dare risposte. Probabilmente un ritardo nella consegna dei lavori di oltre due anni rende una palla fangosa la vicenda, ed i nostri amministratori si sa non amano sporcarsi di fango i propri vestiti, anzi li inamidano e li indossano lindi e pinti per fare passerelle ad eventi che mirano a rivitalizzare il Centro Storico, durante le quali fanno un gran parlare di incentivare e sfruttare il turismo, dimenticandosi che la maggiore calamita per il turismo di Campobasso è chiusa da ormai più di due anni nell’imbarazzante silenzio generale che avvolge la  vicenda.

Non ci resta che sperare, anzi no è proprio il caso di dire che non ci resta che piangere!

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