Un bilancio in chiaroscuro quello che stanno facendo in queste ore ristoratori e titolari di strutture ricettive un pò in tutta la regione per le Festività pasquali. Il dato che emerge subito è la differenza tra il numero di prenotazioni prima che scoppiasse la pandemia e quello di quest’anno per le giornate di Pasqua e Pasquetta. Altro dato che emerge è quello che ristoranti e agriturismi con aree verdi e spazi all’aperto per bambini siano stati quelli più gettonati in ambedue le province .
Sia che si tratti della classica uscita fuori porta per il pranzo o sia che riguardi un fine settimana durante il quale poter soggiornare fuori presso qualche albergo o B&B, ad oggi ancora non si assiste al cosiddetto ‘boom di prenotazioni’, “seppure” – è quanto ci riferiscono gli operatori del settore – “La convinzione è che alla fine le ultime ore tra sabato e domenica saranno quelle decisive”. Sulla costa molisana per esempio “Per quello che riguarda le piccole strutture ricettive si sta assistendo anche a un leggero calo dei prezzi, questo pur di ricominciare a lavorare” . Intanto sul fronte della ristorazione così il titolare di un’attività dell’area matesina: “Sicuramente ad influire è ancora la paura dei contagi. Dopo i due anni di stop ancora non abbiamo ripreso i ritmi abituali, quelli precedenti alla pandemia. Tra l’altro – è l’ulteriore considerazione – Oggi noi ristoratori stiamo scontando anche un atteggiamento mentale improntato alla paura, una sorta di blocco psicologico non solo dei contagi ma anche di tutto quello che sta accadendo attorno a noi, anche chi potrebbe spendere non lo fa come se avesse paura del futuro” Intanto è voce unanime: “In un momento in cui si assiste a costi elevati per materie prime e caro energia, rispetto a due anni fa gli aumenti che i titolari di attività hanno applicato nei confronti della loro clientela sono stati davvero pochissimi”.