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Campobasso, le contraddizioni sulla scuola ponte. Il Comune cerca locali ma contemporaneamente apposta 3mln per rifacimento stabile a Selvapiana. Dove andranno gli alunni della D’Ovidio a Settembre?



Tiene banco dalla scorsa legislatura la questione dell’abbattimento e rifacimento della scuola media Francesco D’Ovidio di Campobasso. L’amministrazione comunale a guida 5 Stelle ne annunciava il necessario abbattimento e completo rifacimento per questioni di sicurezza.
Dal primo momento si è posta la problematica di come garantire ai numerosissimi studenti della scuola posta in pieno centro a Campobasso la continuità scolastica cercando di causare meno problemi possibili. E così veniva annunciata dall’Assessore Praitano e da tutta la maggioranza la soluzione, ovvero, il rifacimento dello stabile comunale della ormai ex Cittadella dell’Economia sita in C.da Selvapiana, rendendola idonea ad ospitare il gran numero di studenti della Francesco D’Ovidio. Nasceva così l’idea della “scuola ponte” che garantirebbe lo spostamento integrale di tutte le classi nello stabile comunale per tutta la durata dei lavori prevista in almeno tre anni. Evidenziamo che da subito la proposta non ha raccolto consensi soprattutto tra i genitori degli alunni e non solo.

La legislatura 5 stelle volge al termine e la questione scuola ponte ha tenuto banco ed è stata uno dei temi caldi anche della campagna elettorale appena conclusasi e che ha portato Marialuisa Forte e la coalizione progressista con l’appoggio del Polo Civico al governo della Città. Peccato che sulla scuola ponte tra il csx ed i civici di Pino Ruta non vi è mai stato accordo, anzi, le idee dei due schieramenti sono agli antipodi. Il csx con i 5 stelle hanno continuato a sostenere l’idea della scuola ponte a C.da Selvapiana, mentre Ruta, più razionalmente, ha sempre sottolineato la necessità di trovare e rendere idonei dei locali al centro della Città, necessità lamentata da moltissimi genitori alla notizia del trasferimento della scuola in periferia. E così durante lo scontro elettorale se ne sono date di santa ragione gli avversari poi diventati alleati, tanto che il discorso scuola ponte è diventato tema cruciale per la realizzazione dell’accordo che ha portato alla vittoria la Forte, ovviamente vedendo accolta la linea di Ruta.
In questa ottica infatti, nei primissimi giorni di consiliatura, il Comune di Campobasso pubblicava un Avviso Pubblico per la ricerca di locali, siti nel centro cittadino, idonei ad ospitare le classi della D’ovidio. La prima stranezza accade proprio in occasione della pubblicazione di questo Avviso, infatti sembrerebbe che il Dirigente ai Lavori Pubblici, il Dott. Giarrusso si sia rifiutato di apporre la propria firma in calce al documento, probabilmente per problematiche legate alle tempistiche di realizzazione in tempo dei lavori, e così è stato un altro noto dirigente del Comune a firmare l’atto. Atto che è stato successivamente ritirato e successivamente ripubblicato con alcune modifiche in merito alle caratteristiche richieste per i locali che i privati proporranno al Comune.

Tutto bene direte voi, e soprattutto i genitori degli alunni della D’Ovidio. Invece no. Infatti durante uno dei primi consigli comunali che ha trattato  temi di bilancio, il Sindaco Forte, ha annunciato che sono stati appostati nel documento contabile, 3 milioni di euro per i lavori da effettuare allo stabile di C.da Selvapiana per renderlo idoneo ad ospitare la scuola ponte. Insomma una contraddizione bella e buona. Il Comune cerca locali idonei al centro cittá ma contemporaneamente apposta milioni di euro per adeguare i locali di sua proprietà. Quale delle due linee alla fine verrà perseguita? Una domanda sorge spontanea peró, gli alunni della F. D’Ovidio dove inizieranno l’anno scolastico tra poco più di 30 giorni? Onestamente non riusciamo a dare una risposta, immaginando che dei lavori di adeguamento che costeranno 3 milioni di euro avranno delle tempistiche abbastanza lunghi per la realizzazione.
Altra considerazione in merito è quella della tipologia di costruzione dei locali della Cittadella dell’Economia di Selvapiana,  struttura nata per la fiera degli animali relizzata negli anni ottanta come spazio all’aperto con pensiline e canali in cemento dove venivano esposte mucche, cavalli, pecore, capre e maiali. A metà degli anni 90 la struttura venne chiusa e coperta totalmente per diventare un unico spazio espositivo. Infatti per anni, ci fu organizzato “Molise in Fiera”, fiera campionaria che vide l’ultima edizione nel2007.
Da allora è restata chiusa ed è diventata deposito per i vecchi e sporchi cassonetti dell’immondizia che venivano sostituiti con quelli nuovi.

Una struttura che non ha le caratteristiche tecniche per ospitare una scuola, infatti la luce solare entra solo dai lucernari posti sul tetto e mancano perimetralmente le finestre, che se anche venissero realizzate, la maggior parte delle aule, cioè quelle che sorgeranno nelle parti interne, mancheranno della luce del sole.

Ultima considerazione, ma di certo la più importante, considerando che ad oggi Domenica 4 agosto, non sono neanche state predisposte gare d’appalto per l’effettuazione dei lavori, quando i locali della struttura a Selvapiana saranno pronti?
In ogni caso non per l’inizio dell’anno scolastico. Un anno scolastico che si annuncia molto problematico per gli alunni e per i genitori della Francesco D’Ovidio.

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