Il Senatore molisano Costanzo Della Porta commenta le dichiarazioni del Consigliere Regionale Roberto Gravina rilasciate oggi durante l’assemblea pubblica indetta dalle sigle sindacali presso il Cosib di Termoli per discutere delle problematiche e delle numerose incognite legate alla realizzazione ed ai ritardi annunciati in merito alla costruzione della Gigafactory.
La dichiarazione di Della Porta:
“Le parole del pentastellato Gravina e di altri esponenti del suo partito sul futuro dello stabilimento Stellantis di Termoli sono di una ipocrisia inaudita. Non a caso, quando Stellantis è nata e l’asse decisionale si è spostato verso la Francia, i 5 Stelle erano al governo e Giuseppe Conte era presidente del Consiglio. Lo dovrebbero tenere a mente. Sarebbe bene che i 5 Stelle ricordassero che fu proprio il Copasir di Adolfo Urso già nel 2020/2021 a chiedere al governo Conte di intervenire nell’operazione Stellantis a tutela della produzione e dell’occupazione in Italia. Quell’esecutivo, in modo sconsiderato, scelse di non agire a differenza dei francesi che si mossero subito e infatti entrarono nell’azionariato della società. Il governo Meloni è intervenuto prontamente per cambiare e ribaltare questa situazione. Grazie al lavoro del ministro Urso, stiamo cercando di rimediare, impegnando Stellantis a rafforzare la sua presenza in Italia. Difendere gli interessi nazionali significa non permettere che le scelte sbagliate dei 5 Stelle danneggino la filiera automotive italiana, un pilastro del Made in Italy”.
Gigafactory, all’assemblea pubblica grido una ime dei sindacati: “Basta chiacchiere, vogliamo garanzie”.
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“Le parole del pentastellato Gravina e di altri esponenti del suo partito sul futuro dello stabilimento Stellantis di Termoli sono di una ipocrisia inaudita. Non a caso, quando Stellantis è nata e l’asse decisionale si è spostato verso la Francia, i 5 Stelle erano al governo e Giuseppe Conte era presidente del Consiglio. Lo dovrebbero tenere a mente. Sarebbe bene che i 5 Stelle ricordassero che fu proprio il Copasir di Adolfo Urso già nel 2020/2021 a chiedere al governo Conte di intervenire nell’operazione Stellantis a tutela della produzione e dell’occupazione in Italia. Quell’esecutivo, in modo sconsiderato, scelse di non agire a differenza dei francesi che si mossero subito e infatti entrarono nell’azionariato della società. Il governo Meloni è intervenuto prontamente per cambiare e ribaltare questa situazione. Grazie al lavoro del ministro Urso, stiamo cercando di rimediare, impegnando Stellantis a rafforzare la sua presenza in Italia. Difendere gli interessi nazionali significa non permettere che le scelte sbagliate dei 5 Stelle danneggino la filiera automotive italiana, un pilastro del Made in Italy”.
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