Un uomo di 76 anni è stato vittima di una truffa orchestrata ai suoi danni. La vicenda è accaduta a Venafro, dove un uomo, alla guida di un auto scura, ha avvicinato l’anziano nei pressi di un incrocio della città. Senza scendere dalla vettura, l’automobilista si è rivolto alla vittima con tono confidenziale, fingendo di essere un amico del figlio.
Il truffatore ha raccontato all’anziano che il figlio gli aveva ordinato delle cuffie, per le quali era già stato versato un acconto di 150 euro, aggiungendo che se non fosse stata saldata la somma restante di 200 euro, l’acconto sarebbe andato perso. L’anziano, privo del telefono e credendo alla storia, ha consegnato al truffatore i 45 euro che aveva nel portafogli in quel momento. Successivamente, è stato convinto a inserire la sua carta di credito in un POS portatile presente in auto, ripetendo la transazione due volte con la scusa di un errore nella prima operazione.
Solo rientrato a casa, il 76enne ha realizzato l’inganno contattando il figlio e verificando l’estratto conto, dal quale risultavano due pagamenti a debito per un totale di 450 euro. La vittima ha immediatamente denunciato l’accaduto alla Polizia di Stato di Isernia.
Le indagini condotte dagli agenti della Sezione Operativa Sicurezza Cibernetica della Polizia di Stato di Isernia hanno portato all’identificazione del truffatore, un 50enne di origini campane. Nonostante il Pos portatile fosse collegato a un Iban estero, l’analisi della documentazione contrattuale e dei movimenti bancari ha fornito prove sufficienti per identificare l’uomo. Ulteriori accertamenti hanno rivelato che il 50enne era coinvolto in un’altra truffa simile, avvenuta in una diversa regione alla fine del 2023, con i proventi accreditati sullo stesso conto bancario.
Attualmente, il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari, durante la quale l’indagato avrà la possibilità di difendersi davanti all’Autorità Giudiziaria secondo quanto previsto dal Codice di Procedura Penale.