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In rotta verso la crescita e lo sviluppo: il Flag lancia 5 nuovi progetti.



Una strategia in grado di contribuire allo sviluppo della comunità di pesca e del territorio costiero, una visione che si inserisce nell’ambito di azione del Flag Molise Costiero. A spiegarlo è lo stesso presidente Vincenzo Ferrazzano: “Com’è pacifico, ormai, occorre muoversi nell’ottica della sostenibilità, consapevoli che la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale come fattore di crescita e sviluppo, passa attraverso la gestione sostenibile delle risorse e l’innovazione. Il Flag Molise Costiero con la propria Strategia è costantemente impegnato nello sviluppo di questi temi promuovendo azioni a sostegno di questo obiettivo”.

Nello specifico i campi di azione nei quali il Flag ha inteso investire in questo scorcio di programmazione che si chiuderà entro il 31 dicembre sono:

La conoscenza, attraverso la ricerca sul campo, delle specie ittiche che popolano la costa molisana, al fine di verificare la possibilità di sviluppo della commercializzazione alleggerendo lo sforzo di pesca. Proposta fatta da operatori della marineria ed accolti dal Flag.

Lancio della filiera della pesca artigianale a km zero con la messa in funzione del ‘villaggio diffuso della piccola pesca”, che insisterà lungo tutta la costa con le casette costruite con fondi Feamp 2014-202 dove sarà data la possibilità ai pescatori di vendere o trasformare a fini degustativi il pescato, in ambienti adeguati ed attrezzati allo scopo.

  • Lancio dell’itinerario gastronomico delle ricette dell’antica tradizione marinara “zero miglia”
  • La valorizzazione dei patrimoni materiali ed immateriali della costa, attraverso il lancio di un ecomuseo della fascia costiera;
  • La Promozione della formazione di nuove figure ed operatore ecomuseali;

Il 1° progetto, finalizzato a ridurre lo sforzo di pesca, si basa sul monitoraggio, la mappatura dei fondali e la catalogazione degli organismi bentonici.

Il progetto è incentrato sulla esplorazione e mappatura dei fondali e il successivo approfondimento dei sedimenti bentonici, negli areali che risulteranno più interessanti in sede di prima esplorazione, e della presenza degli organismi marini bentonici di detti habitat, in particolar modo di quegli organismi marini di natura migrante o stanziale, quali ad esempio Longone (Veneruois aurea), Fasolaro (Callista Chione), Murice (Murex trunculatum) presenti entro tre miglia nautiche della costa molisana.

Quindi, procedere ad una rilevazione ed alla acquisizione di un adeguato livello di conoscenza sulla presenza di questi organismi e giungere ad una conoscenza della natura dei fondali e ad una classificazione/catalogazione delle specie viventi presenti ed alla loro consistenza quantitativa/qualitativa, da cui potrebbero derivare stimoli ed incentivi al comparto  molisano dei vongolari, a diversificare le attività della raccolta dei molluschi, allo stato concentrata esclusivamente sulla Chamelea Galina (Vongola), rendendola più sostenibile.

Dall’accertamento della presenza di altre specie potrebbe costituire la base per una gestione sostenibile della risorsa che potrebbe beneficiare di periodi differenti di rotazione dei prelievi a mare rendendo lo sforzo di pesca maggiormente sostenibile (modalità ed intensità) con la rinnovabilità biologica delle specie e delle comunità che la sostengono, in modo da contribuire a promuovere una pesca sostenibile ai fini della tutela ambientale e delle risorse.

Il 2° progetto è incentrato sulla valorizzazione e gestione del patrimonio materiale e immateriale e sulle nuove professioni.

La qualificazione del patrimonio culturale ed ambientale per favorire la fruizione integrata della fascia costiera, attraverso interventi di ideazione/creazione di un ecomuseo della fascia costiera, con relativo centro direzionale integrato con le attività del museo del mare gestito da guide eco-museali.

Quindi, oltre alla elaborazione un progetto per l’ecomuseo, si procederà alla attivazione di un progetto di formazione per operatori e guide ecomuseali per la sua gestione.

Il 3° progetto punta alla creazione di un itinerario a km 0 volto a valorizzare il patrimonio ittico.

Tra pochi giorni scadono tre avvisi per la individuazione:

  • di un soggetto collettivo, cui affidare la concessione in comodato d’uso dei box per la vendita diretta del pescato e valorizzazione tramite la degustazione;
  • della ditta cui affidare l’allestimento della tabellonistica dedicata all’itinerario dei box per vendita diretta e degustazione a km zero del pescato molisano.
  • della società cui affidare il lancio dell’itinerario gastronomico sulle antiche ricette della tradizione marinara, con 11 ristoranti dislocati lungo tutta la fascia costiera, che hanno deciso di entrare a farne parte acquisendo il marchio ‘miglio zero’

Senza voler troppo enfatizzare – ha spiegato il presidente Vincenzo Ferrazzano – si tratta di un’occasione importante per l’intero territorio che vede il Flag protagonista di un percorso di sviluppo e di crescita, inserito in quella che è la strategia di crescita che intendiamo portare avanti.

Una strategia – ha sottolineato Ferrazzano – in grado di rilanciare ulteriormente lo sviluppo sostenibile attraverso la gestione del nostro patrimonio e la valorizzazione di nuove professioni e operatori che saranno coinvolti nei progetti.

Si tratta di un risultato importante, che è stato possibile raggiungere grazie anche grazie collaborazione con le associazioni del settore.

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