Ieri presso la Sala della Costituzione della Provincia di Campobasso si è concluso il seminario “Accoglienza e ascolto delle donne vittime di violenza” organizzato dall’associazione Liberaluna che gestisce il Centro Antiviolenza regionale Liberaluna in collaborazione con la Consigliera di parità delle province di Isernia e Campobasso Giuditta Lembo e patrocinato dall’Ordine degli assistenti Sociali e dall’associazione MeToo.
Durante l’incontro si sono analizzate storie di donne che negli ultimi 10 anni sono state seguite da Liberaluna con l’analisi del cavaliere Maria Grazia La Selva, responsabile del CAV Liberaluna e della psicologa, Emanuela Teresa Galasso nella descrizione delle buone prassi di accoglienza come strumento nel raggiungimento degli obiettivi prefissati a sostegno di una donna vittima di violenza.
Inoltre, l’operatrice Nikolina Prljaska ha dato la sua testimonianza di come avviene l’accoglienza telefonica e di quanto sia importante la vicinanza giornaliera alle donne collocate in protezione. Invece il penultimo incontro che si è tenuto lunedì pomeriggio, ha visto ospite la prof.ssa Cristiana Bozza, docente arabista presso l’Università di Viterbo e di Bari che ha affrontato la violenza dal punto di vista di altre popolazioni e culture e l’avvocata Daniela Gentile, responsabile del CAV Rinascita Donna di Manfredonia e consulente legale dei CAV Carmela Morlino a Foggia e dell’ATS di Lucera che ha relazionato sulla Riforma Cartabia entrando nel merito della protezione del minore.
Il seminario, nato dall’idea di fornire strumenti utili, partendo dall’istituzione dei Centri antiviolenza come servizio specializzato in quanto segue regole ben definite e collaudate nel tempo, ha stimolato i presenti ad approfondire quanto emerso.
L’associazione Liberaluna che gestisce il Centro Antiviolenza Liberaluna continua ogni giorno al fianco delle donne e dell’intera comunità a prevenire e a contrastare il fenomeno della violenza, attraverso le competenze e l’esperienza sviluppate dalle operatrici e professioniste che operano nella regione Molise.
La responsabile del Centro Antiviolenza Liberaluna ha ribadito più volte durante tutto il percorso formativo che “Negli ultimi anni sono state approvate molte leggi e promosse politiche sociali al fine di affrontare e prevenire il fenomeno. Sono quindi necessarie figure professionali che siano in grado di tutelare le vittime e perseguire gli abusanti, come avviene all’interno dei CAV e seguire i maltrattanti presso i CUAV (Centro Uomini Autori di Violenze). I due servizi sono distinti e chi si occupa dei maltrattanti non può seguire professionalmente le donne vittime di violenza, come sancito all’art. 3 punto 5 nella Conferenza Stato Regioni del 2022”.