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Verso le Regionali: il campo largo rischia di naufragare, il CDX prossimo alla sintesi.



Mancano soltanto 30 giorni alla presentazione delle liste per le prossime elezioni regionali in Molise  che si terranno il 25 e 26 Giugno prossimo. La situazione dell’arte ad oggi, 26 aprile, dipinge una tela non molto confortante in entrambi gli schieramenti. Infatti sia il centrodestra che il centrosinistra allo stato attuale non sono riusciti ancora, dopo mesi di trattative riunioni, a trovare i due prossimi candidati che si sfideranno per la poltrona di Presidente della Regione.

Se l’antico detto chi ben comincia è a metà dell’opera, in questo caso non si addice proprio alla coalizione progressista molisana, che seppur ha iniziato riunioni e trattative con larghissimo anticipo rispetto alla compagine avversaria e sembrava più volte essere arrivata molto vicino al punto di svolta, ad oggi Nulla e di fatto accaduto. Bisogna registrare come anche nel campo del centro sinistra, dove dovrebbero correre uniti il Partito Democratico, il Movimento  Cinque Stelle, e alcune liste civiche, nonostante i nomi proposti sul tavolo delle trattative siano stati molti, la quadra non è stata trovata su nessuno di essi, ma bensì tutti i nomi finora proposti hanno compiuto un giro di giostra ma immediatamente sono stati fatti scendere per via di veti è imposizioni da parte degli alleati. Roberto gravina, il Sindaco di Campobasso, è stato il nome attorno al quale sembrava inizialmente convergere tutta la coalizione, ma per via di veti interni proprio al suo partito è stato fatto fuori dalla corsa. Si è passati poi al nome del segretario regionale del partito democratico Vittorino Facciolla che però ancora una volta non ha fatto fare sintesi agli alleati. Per ultimo sembrava quasi chiusa la partita che avrebbe incoronato il giornalista molisano Domenico Iannaccone al leader del campo largo e pronto a contendere la guida della regione al Centrodestra. Ma ancora una volta quando sembrava ormai fatta, a causa della richiesta o meglio della imposizione inamovibile del Movimento, che aveva messo come condizione sine qua non la candidatura di un politico e non di un personaggio della società civile, anche il nome di Iannaccone è naufragato. Ne consegue che allo stato attuale la coalizione che per prima si era avviata per prepararsi e giungere pronta nella migliore maniera possibile alla competizione elettorale si trovi attualmente in alto mare con il rischio che la barca del campo largo naufraghi da un momento all’altro, anche in considerazione della fuoriuscita dalla compagine, almeno momentaneamente, di Massimo Romano e della sua lista costruire Democrazia.

Spostandosi dal lato opposto del guado e andando in casa della coalizione azzurra nonostante i veti incrociati, le mille autocandidature, e le rivendicazioni a titolo personale e personalistico di quasi tutti gli attuali attori della scena politica di centrodestra molisano che avevano prodotto il blocco totale delle trattative e le sfuriate di non pochi componenti della coalizione, tanto da far piovere numerosissime critiche sulla situazione di empasse e sulla mancata capacità di fare sintesi proprio dallo schieramento del campo progressista, la situazione da quando è stata presa in mano dai vertici romani dei partiti spostando la trattativa direttamente a Roma e nelle mani dell’uomo di fiducia di Giorgia Meloni, l’Onorevole Giovanni Donzelli, ha fatto registrare un significativo cambio di passo. Cambio di passo che al momento non ha prodotto ancora risultati tangibili, ma che da fonti molto vicine agli ambienti romani ci dicono e ci confermano che nei prossimi giorni arriverà di certo l’indicazione del prossimo candidato presidente alla guida del Molise in quota Centrodestra è molto probabilmente in quota proprio a Fratelli d’Italia. Circolano notizie infatti che darebbero per certo il tavolo di confronto definitivo della coalizione azzurra entro il prossimo 2 Maggio.

In attesa di sapere quali saranno le prossime mosse e i prossimi sviluppi abbiamo avuto modo di constatare soprattutto in questi giorni di festa che la campagna elettorale entrata nel vivo soprattutto per chi ambisce alle poltrone da consigliere a palazzo D’aimmo.

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