Presentato ieri il libro sulla storia del capracottese Carmine Carnevale scritto dal giornalista Pasquale Damiani
Aprile 16, 2023
Campobasso: dal 21 al 23 aprile torna “Lettere Binarie”, la mostra mercato dell’editoria molisana.
Aprile 17, 2023

Verso le Regionali: il Campo largo rischia di esplodere con il ritorno di Greco, per il CDX probabile tavolo tra i Vertici nazionali in settimana.



A poco più di 60 giorni dalla data ultima per la presentazione delle liste dei candidati che correranno nella prossima competizione elettorale regionale del 25 e 26 Giugno la situazione di tutto la politica molisana, sia quella dello schieramento di Centrodestra ma anche quella del Centrosinistra, possono essere rappresentate come inchiodate al palo. In entrambi gli schieramenti per cause che apparentemente potrebbero sembrare molto differenti, ma che invece sono praticamente quasi identiche, nessuna coalizione sta di fatto facendo passi in avanti nell’individuazione del proprio candidato Presidente da proporre alla cittadinanza molisana che si recherà al voto a Giugno.

Partendo dalla coalizione del Centrosinistra, o Campo Largo o Campo progressista, come meglio ritenete identificarlo, tutto lasciava presagire che vista la partenza della programmazione e dell’assiduità con la quale gli interpreti principali di quella parte politica avevano assunto sopratutto negli ultimi 30 giorni nel riunirsi e confrontarsi, si sarebbe dovuti arrivare subito dopo la Santa Pasqua all’individuazione ed incoronazione del prossimo candidato Presidente. I fatti però sono andati e stanno andando in direzione pressoché opposta a quello che tutti noi avevamo immaginato. ebbene a seguito del passo indietro annunciato da Andre Greco qualche settimana fa, sia sulla sua rivendicazione all candidatura da Presidente, ma anche a quella come semplice Consigliere regionale, per disaccordi sulla linea d’azione che stava portando avanti il Coordinatore regionale stellato Antonio Federico, avevamo previsto che da li in poi si sarebbe marciati spediti per arrivare in tempi brevi all’esito positivo delle trattative. Invece con il passare dei giorni i veti, le condizioni e le rivendicazioni personali hanno man mano impantanato sempre più le trattative, buttando fuori dalla competizione, quello che sembrava ormai essere il designato alla candidatura Roberto Gravina, conseguendo il rinvigorimento di posizioni date per perdenti come quella ad esempio di Micaela Fanelli. A seguito dell’ultima riunione tenutasi tra i rappresentanti del Centrosinistra dove è stato proposto nuovamente il nome di Domenico Iannaccone, si è verificato quello che potrebbe segnare la rottura definitiva tra il PD ed il Movimento 5 Stelle in Molise portando i due Partiti da essere alleati ad essere concorrenti alla prossima tornata elettorale. Nella giornata di ieri infatti, Andrea Greco è ritornato prepotentemente sulla scena dichiarando di essere pronto a prendere la guida della coalizione, in quanto tutto quello fatto fin ora è stato unitamente al toto-nomi controproducente ed ha soltanto fatto perdere prezioso tempo a tutti i componenti. Per di più Greco nelle sue dichiarazioni rimarca pesantemente la centralità che dovrà avere il Movimento all’interno del Campo Largo, ovvero quella di indicare rotta e candidato Presidente, che lo stesso Greco immagina di personificare, lanciando così una velata ma pesante minaccia agli alleati, ovvero che se non ci sarà convergenza su questo farà saltare il banco e porterà il Movimento 5 Stelle alla corsa solitaria alle prossime regionali. Il ritorno in campo e la dura presa di posizione di Greco a nostro avviso scaturisce proprio dalla deriva che il tavolo delle trattative stava prendendo e sopratutto per il rafforzamento della figura di Micaela Fanelli come probabile candidata alla presidenza. Tra i due non è mai corso buon sangue e per di più Greco in più occasioni ha criticato aspramente la collega Fanelli, anche in Consiglio Regionale, facendo sorgere molti dubbi sulla vicinanza tra l’ex Sindaco di ricci e l’Eurodeputato Patriciello. Greco dunque torna in campo per evitare che il suo Movimento commetta l’errore che sin dall’inizio si era presso di non commettere mai e cioè l’allearsi con il PD solo ed esclusivamente per la vittoria, caricando all’interno dell’arca anche transfughi della maggioranza Toma, Terzo Polo e di conseguenza Aldo Patriciello.

Ma se nel Centrosinistra sono al momento impantanati, in attesa che si decidano le prossime mosse, nel Centrodestra la situazione non è migliore, sopratutto dopo l’ultimo vertice dei coordinatori regionali dei Partiti della coalizione andato in scena ad Isernia lo scorso venerdì e dove il neo Coordinatore azzurro Claudio Lotito ha dato in escandescenza e si è pesantemente scagliato contro la delegazione parlamentare molisana, nello specifico i melograni Della Porta e Lancellotta, mentre silenti ed impauriti gli altri coordinatori assistevano senza proferire parola. Ovviamente questo ha scatenato una marea di polemiche e sopratutto un pò di malcontento tra gli elettori del Centrodestra molisano, infastiditi dai modi e dalle esternazioni di Lotito, che comunque è considerato un forestiero, anche se eletto in Molise, ma ancor di più c’è stata perplessità sul silenzio degli altri coordinatori regionali presenti, soprattutto per quello di Filoteo Di Sandro, che non ha neanche provato a difendere i propri Parlamentari dall’attacco di Lotito. Però dobbiamo comunque sottolineare che Lotito ha detto una grande verità e cioè che le trattative sono ostaggio da personalismi, veti incrociati e vanità da parte di molti politici dell’area di Centrodestra che si stano muovendo guerra tra alleati per surclassare chiunque altro aspiri giustamente alla carica di candidato Presidente. Insomma una situazione delicata che di certo non produrrà alcun risultato a meno che più di qualcuno degli aspiranti non sia disposto a fare un passo indietro a vantaggio di altri o di un unico profilo condiviso da tutti, ma al momento le condizioni per tale scenario sembrano impossibili da verificarsi. Da questo partirebbe l’indiscrezione che sta circolando sempre con maggiore insistenza che i Leader nazionali dei Partiti di Centrodestra terranno nel corso della prossima settimana, e con probabilità tra Giovedì 20 e Venerdì 21, un vertice romano proprio per affrontare la “questione Molise”. Se così dovesse essere, non di certo si arriverà all’indicazione di un nome ma quanto meno i Partiti faranno chiarezza in primis sulla rotta da seguire e sopratutto dovrebbe venir fuori a quale dei componenti spetterà l’indicazione del candidato Presidente. Soltanto così si potrà sbloccare la situazione e portarla a rapida conclusione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *