Sanità: Vigliardi resta al Veneziale. Sciaudone Primario a Campobasso.

La notizia è dell’ultimo minuto e farà tirare un enorme sospiro di sollievo ai cittadini di Isernia e non solo. Nella vicenda che da settimana teneva banco tra la politica regionale e l’opinione pubblica causando fibrillazioni e proteste dei cittadini in merito alla sostituzione del Primario facente funzione del reparto di Chirurgia dell’Ospedale Veneziale Giovanni Vigliardi, professionista molto stimato ed apprezzato nel capoluogo pentro, con il Professor Guido Sciaudone per via dell’applicazione di un protocollo d’intesa sottoscritto tra Università, Asrem e Regione Molise.

Come noto alle cronache la cittadinanza tutta di Isernia si era immediatamente opposta alla sostituzione del Primario, manifestando piena solidarietà allo stimato e storico Giovanni Vigliardi, riuscendo a portare i riflettori mediatici sul tema, fino ad arrivare ai più alti vertici politici della Regione Molise. E così dopo settimane di rimpalli, di notizie e smente, il Primario Vigliardi continuerà a ricoprire il suo incarico presso l’Ospedale Veneziale. Questo risvolto molto positivo è giunto grazie alla presa di posizione ed all’impegno profuso in questi ultimi giorni sia dal Presidente della Regione Donato Toma ma anche dall’Assessore (FDI) Quintino Pallante, che quasi un mese fa nel corso della trasmissione “Conto alla rovescia” in onda su Teleregione Molise e condotta dal Dottor Pasqualino Damiani, aveva dato la sua parola sul fatto che il Primario sarebbe rimasto a dirigere il reparto presso il Nosocomio d’ Isernia. Il Professor Guido Sciaudone, invece, nominato Primario al Cardarelli di Campobasso.

Un’ottima notizia insomma per la popolazione isernina e per tutta la sanità molisana, una cattiva notizia per tutti i tromboni e sopratutto per i  politici che su questo tema avevano già iniziato la campagna elettorale incentrata a dimostrare l’ inaffidabilità e l’inefficienza del Centrodestra regionale, provando a fare leva soprattutto sul malcontento popolare causato dall’affaire Vigliardi, per raccogliere il consenso contro la Giunta Toma.