La corte di Cassazione francese in data odierna, 28 marzo, a confermato con una propria sentenza la decisione già presa dalla corte d’appello di Parigi nel 2022 di negare l’estradizione di 10 terroristi italiani rifugiatisi oltralpe per evitare l’arresto e le condanne da loro inflitte dalla giustizia italiana per atti di terrorismo effettuati negli anni ‘70.
la motivazione per la quale la corte di cassazione francese ha definitivamente deciso di negare l’estradizione dei terroristi e che questi 10 soggetti, che ormai da anni si sono stabiliti in Francia, non abbiano subito un giusto processo in quanto latitanti e soprattutto abbiano formato nuclei familiari durante la stessa latitanza in Francia senza mai compiere atti criminosi sul territorio francese.
Una sentenza vergognosa, a nostro avviso, poiché ancora una volta la Francia si oppone all’estradizione chiesta a gran voce dall’Italia per questi terroristi che si sono macchiati di reti gravissimi in passato restando ad oggi impuniti e coperti grazie all’appoggio della giustizia d’oltralpe. Tra loro anche due molisani, Enzo Calvitti 68 anni, condannato in Italia a 18 anni, 7 mesi e 25 giorni di reclusione oltre a 4 anni di libertà vigilata per i reati di associazione sovversiva, banda armata, associazione con finalità di terrorismo, ricettazione di armi, e Maurizio Di Marzio, 63 anni, condannato in Italia a 5 anni di reclusione per tentato sequestro di un dirigente della Digos di Roma.