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Campobasso: riti e tradizioni rivivono attraverso le immagini.



Sala piena quella dell’Alphaville di Campobasso che ieri pomeriggio ha ospitato l’incontro dedicato alle nostre tradizioni più belle e sentite: la processione del Venerdì Santo, l’Infiorata in onore della Madonna del Monte e la sfilata dei Misteri del Corpus Domini.

Nel corso dell’evento sono stati proiettati in anteprima i video realizzati da Carmine Scarinci, uno dei videomaker più apprezzati del settore, durante le festività dello scorso anno.

C’è una maggiore conoscenza e conoscibilità delle nostre tradizioni grazie al lavoro dell’assessore Paola Felice e del consigliere Antonio Vinciguerra. – ha voluto sottolineare il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, in apertura di serata – Speriamo che questo progetto possa essere un ulteriore, importante tassello nell’ottica della promozione del nostro territorio.

Durante la pandemia, periodo in cui queste feste ci sono mancate tanto, ci siamo resi conto che su internet ci fossero prodotti amatoriali, ma niente di professionale che potesse rappresentare al meglio le nostre tradizioni. – ha aggiunto l’assessore alla cultura Paola Felice – Abbiamo pensato subito di provvedere a questa mancanza alla prima occasione utile e di fatto abbiamo cristallizzato un momento storico particolare. Appena ci sono stati restituiti ci è sembrato doveroso condividerli con la cittadinanza.

Particolarmente apprezzate da un pubblico silenzioso e commosso le immagini suggestive e di altissima qualità che sono riuscite a cogliere appieno il senso e il significato di tre momenti fondamentali della storia cittadina.

Tra questi, ovviamente c’è anche l’Infiorata, rito custodito dal centro storico di Campobasso, che ogni anno riempie le strade della città di tappeti di fiori e che fa parte del cosiddetto patrimonio immateriale della nostra regione.

Nei prossimi giorni torneremo a vivere le nostre tradizioni a partire dal Venerdì Santo e dalle emozioni associate al coro del Teco Vorrei, riscoprendo così il piacere di stare insieme. Non mi piace definirmi direttore, sono anch’io un corista. In quell’occasione siamo un tutt’uno, non esiste la figura che predomina sugli altri. – ha affermato il maestro Antonio Colasurdo – L’emozione c’è più prima, quel giorno invece c’è una grandissima responsabilità.

Per tutti i campobassani, in qualche modo, i Misteri rappresentano una tradizione personale oltre che collettiva. Ognuno ha una sorta di diritto di proprietà acquisito nei confronti dei Misteri e forse è proprio questo il segreto della longevità di questa tradizione che ormai ha traversato quattro secoli, ha sottolineato l’architetto Liberato Teberino, presidente dell’associazione Misteri e Tradizioni.

Per di più quest’anno il Museo dei Misteri, attraverso il concorso del FAI “I Luoghi del Cuore” , ha raggiunto 32 mila preferenze conquistando il secondo posto. – ha continuato – Questo eccellente risultato prevede anche un contributo economico che, insieme all’amministrazione comunale decideremo come investire. La mia idea è quella di affiancare ai Misteri le statue realizzate da Paolo Saverio di Zinno.

Inoltre, durante l’incontro, organizzato dal Comune di Campobasso e moderato da Francesco Vitale, sono intervenuti il dott. Vincenzo Lombardi, etnomusicologo e direttore dell’Archivio di Stato di Campobasso e Letizia Bindi, docente del Dipartimento SUSeF dell’Università degli Studi del Molise.

C’è bisogno di coltivare emozioni e valori sedimentando conoscenza, uscendo dal complesso di essere piccoli e di non avere abbastanza. – ha concluso la professoressa – A scavare forse c’è più qui che in altri luoghi.   

Tutti i filmati sono disponibili sul canale Youtube di Visit Campobasso.

 

 

 

Tamara Santoro

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