La Legge sulla riorganizzazione della rete ospedaliera e quella dell’emergenza della sanità molisana, proposta in Consiglio Regionale lo scorso Giugno, dal Consigliere Michele Iorio ed approvata grazie al voto favorevole di parte del Consiglio Regionale e che provocò non poche polemiche nella maggioranza di Centrodestra in quanto già dal giorno della discussione in Aula più di un esponente della maggioranza aveva sottolineato la sicura impugnativa della stessa da parte del Consiglio dei Ministri, in quanto la sanità molisana è sotto regime commissariale e dunque nessuna iniziativa a riguardo può essere presa dal Consiglio Regionale o dalla Giunta che sono di fatto esautorati da tutti i poteri in materia sanitaria affidati alla struttura commissariale e dunque subordinati alle decisioni prese in ambito governativo nazionale tramite i Ministeri della Salute e quello dell’Economia. La Legge Iorio è stata dichiarata, nella giornata di ieri 14 Febbraio, incostituzionale tramite sentenza della Corte Costituzionale che si è pronunciata in merito a seguito dell’impugnativa della “Legge Iorio” effettuata dal Governo guidato da Mario Draghi.
Una decisione certa, quella di dichiarare illegittima la Legge in oggetto, in quanto come detto anche sopra per quel che riguarda le decisioni sulla Sanità di casa nostra, che grazie alle molto poco oculate e costosissime scelte intraprese da chi ha governato il Molise fino al 2009 (anno dell’inizio del commissariamento, ndr), hanno portato alla creazione di un enorme debito nelle casse regionali sul capitolo sanitario, obbligando il Governo Centrale ad intervenire commissariando la politica locale, con lo scopo e l’obbligo di rientrare dell’enorme debito contratto negli anni. Di conseguenza viene da se che dall’inizio del commissariamento per poter rimettere a posto i conti, negli anni la sanità regionale è stata vittima di continui e drastici tagli imposti dai vari Governi nazionali che si sono succeduti, che hanno portato inevitabilmente alla triste realtà odierna, che non finiremo mai di sottolinearlo, è figlia delle scelte politiche scellerate adottate da chi ha governato il Molise fino al 2009.
Ci corre anche l’obbligo però di ricordarvi che dopo l’approvazione in Consiglio di questa Legge, che ad oggi è ufficialmente dichiarata illegittima e come detto prima era un epilogo certo, proprio il suo proponente il Consigliere Michele Iorio convocò una conferenza stampa durante quale presentò l’approvazione della sua proposta come un passo importantissimo per la nostra Sanità e che grazie all’approvazione di questa Legge molto sarebbe cambiato, ovviamente in meglio, per la tutela della salute dei cittadini, in quanto nel piano contenuto nella sua Legge si prevedeva la riorganizzazione della rete Ospedaliera molisana, potenziando e riattivando tutte le strutture presenti sul territorio, riportando la Sanità agli splendori di un tempo. Il tempo, richiamato da Iorio durante quella conferenza stampa, ovviamente era quello durante il quale lui stesso era alla guida del Molise durante il quale sembrava che la nostra sanità fosse una eccellenza, dimenticando che proprio a seguito delle scelte prese in quei tempi, hanno contribuito a causare l’enorme debito accumulato ed il conseguente commissariamento della Sanità regionale che ancora oggi affligge la nostra Regione. Ovviamente, da politico di esperienza, Iorio era pienamente conscio dell’inutilità e dell’inapplicabilità del piano contenuto nella sua Legge, sapeva perfettamente che sarebbe stata impugnata dal Governo e che se portata in Corte Costituzionale sarebbe stata dichiarata illegittima e dunque inapplicabile, come è accaduto.
Ma lo stesso Iorio, come sottolineammo sulla nostra testata all’epoca dei fatti con questo articolo: https://www.opmolise.it/2022/06/14/la-sanita-non-e-risorta-iorioco-approvano-la-legge-inutile-tutto-per-cercare-di-affondare-definitivamente-donato-toma-vi-spieghiamo-la-strategia-dellex-presidente-e-dei-suoi-scudieri/, utilizzò l’approvazione di questa norma soltanto per sferrare un potente attacco politico nei confronti del Presidente/Commissario Toma, con lo scopo di far passare Toma come incapace ed inaffidabile, oltre che debole ai tavoli romani, oltre che agli occhi dei molisani e di riflesso riabilitare la propria figura politica agli occhi degli elettori, provando a diventare il paladino dei diritti dei cittadini, in vista dell’imminente scadenza elettorale per la quale lo stesso Iorio non ha mai nascosto di voler essere di nuovo proposto dal Centrodestra per la guida della Regione.
A posteriori, e come avevamo anticipato proprio in un articolo a riguardo di questa strategia che Iorio stava mettendo in atto, con la sentenza di ieri conferma in pieno quello che avevamo predetto, ma anche e sopratutto fa sorgere molti dubbi sulle reali capacità del Consigliere Iorio, di essere l’uomo adatto per la risoluzione della problematica della Sanità molisana, considerando anche che lui stesso è già stato Commissario della stessa, carica dalla quale fu rimosso a causa dell’inefficacia dei suoi interventi, e che ad oggi rimedia un’altre pesante sconfitta grazie alla dichiarazione che sancisce l’incostituzionalità della sua Legge e di conseguenza di tutta la sua strategia presentata ai molisani per la risoluzione del problema che affligge la nostra terra oramai da troppi anni.