Le ultime abbondanti piogge dei giorni scorsi che hanno causato l’esondazione di fiumi e torrenti anche nella nostra regione riaccendono le luci, per la verità mai spente, sul fondamentale ruolo dei Consorzi di Bonifica. Fra le competenze di tali Enti vi è, infatti, oltre alla gestione delle acque per uso irriguo anche la difesa del suolo, come il ripristino di opere di bonifica e di irrigazione danneggiate da calamità naturali. Va da se che tali compiti, per poter essere assolti in maniera adeguata, necessitano di una efficienza dei Consorzi stessi che consenta loro di intervenire tempestivamente anche in caso di problematiche causate da esondazioni di corsi d’acqua, come verificatosi nei giorni scorsi in varie aree della Piana di Venafro.
“Questa volta – spiega il Direttore regionale di Coldiretti Molise, Aniello Ascolese – le criticità si sono verificate in un’area dove opera un Consorzio di Bonifica, quello della Piana di Venafro, che non risente di particolari difficoltà e dunque può intervenire in maniera tempestiva. Ma nel caso in cui – prosegue Ascolese – le calamità si verificassero in altre aree della regione dove operano altri Consorzi, ci troveremo difronte a gravi problemi. Mi riferisco – precisa di Direttore di Coldiretti – al Consorzio di Bonifica del Basso Molise che, nato dalla fusione dei due Consorzi di Termoli e Larino, che ancor oggi, presenta delle fortissime criticità sia in ambito strutturale che economico-finanziario”.
Il Consorzio di Bonifica del Basso Molise, gestito da un Commissario straordinario di nomina regionale – denuncia Coldiretti – da mesi attende un piano di risanamento che il Presidente della Regione, Donato Toma, aveva annunciato per lo scorso settembre 2022; un piano che prevedeva risorse finanziarie da mettere in campo per gestire l’enorme debitoria venutasi a creare negli anni, per poi poter giungere alla gestione ordinaria attraverso il rinnovo degli Organi consortili.
A tal fine – conclude Aniello Ascolese – facciamo nuovamente appello alla Regione di intervenire quanto prima per restituire al mondo agricolo, oltre che all’intera popolazione molisana del comprensorio consortile, un Ente in grado di operare efficacemente in tutti i campi che gli competono”.