Avrebbe alla fine scelto di parlare e confessare il diritto Irma Forte la donna di 66 anni accusata dell’omicidio del marito avvenuto la Vigilia di Natale. Dopo una prima scelta che l’aveva vista avvalersi della facoltà di non rispondere, la donna assistita dagli avvocati De Rubertis e Rivellino, avrebbe confessato il delitto al culmine di una lite. Si potrà ora cominciare a fare luce su una vicenda che presenta ancora diversi punti oscuri come quello dell’ombra di angherie e vessazioni subite dalla 66enne dal marito. Se ciò dovesse essere confermato si profilerebbe l’ipotesi di possibili attenuanti. Il marito Carlo Giancola 72 anni è stato ucciso la mattina del 24 dicembre, un delitto che ha scosso un’intera comunità. Intanto così come avevano riferito in un primissimo momento gli avvocati della difesa la donna, Giuseppe De Rubertis e Demetrio Rivellino la donna è “ancora molto provata”, sarebbe perciò ancora di choc per quanto accaduto, da quanto trapelato infatti in queste ore la donna di 66 anni sarebbe ancora sconvolta e non in grado di ricostruire i fatti, sotto sequestro l’abitazione ma nessuna traccia dell’arma utilizzata per i delitto che tra l’altro la donna non avrebbe confessato. In queste ore Irma Forte si trova ristretta agli arresti domiciliari presso casa di un parente. Una vicenda sulla quale dovrà ora essere fatta chiarezza anche in virtù del fatto che ora i legali della signora sono stati autorizzati ad incontrare la donna per una vicenda che ha scosso tutta una comunità e sulla quale più di uno i punti oscuri dell’omicidio avvenuto in una abitazione del centro storico di Santa Maria del Molise. “Al momento però – così i legali della difesa – i verbali in nostro possesso non parlano dell’arma del delitto”