Una patologia femminile invalidante, con un alto ritardo diagnostico. Si tratta dell’Endometriosi. Nonostante l’enorme peso che la patologia ha ormai da un punto di vista sanitario, non riceve ancora la giusta attenzione sebbene l’impatto sociale su diversi aspetti della vita quotidiana, lavorativa ed emotiva sia particolarmente gravoso. Per accrescere la consapevolezza sull’esistenza della malattia, si svolgerà il prossimo 25 novembre l’evento “Violenza, discriminazione di genere ed Endometriosi” presso il Circolo Sannitico di Campobasso alle ore 10.30.
L’appuntamento, che rientra nel cartellone del Comune di Campobasso e sostenuto dall’assessore Paola Felice, è stato organizzato con la collaborazione della dott.ssa Sara Valente, della osteopata d.o. Ilaria Costa, Isabella Benigno e Lucrezia Cicchese e vuole puntare l’attenzione sulle discriminazioni di genere, violenza e sul riconoscimento del diritto alla salute delle donne, con la consapevolezza che l’adeguata conoscenza rappresenta la precondizione essenziale per una vera e piena tutela.
“Siamo abituati a pensare alla violenza solo come atto fisico e pure questa ha diverse forme. Negli ultimi anni gli studi hanno scientificamente dimostrato un legame tra violenza e patologie croniche come l’Endometriosi. Risulta così importante l’informazione per spezzare quel tabù culturale ancora da sdoganare”, commenta la dott.ssa Valente.
“L’endometriosi colpisce oltre 3 milioni di donne nel nostro paese. Riteniamo che la sensibilizzazione sia una componente importante quando parliamo di malattie ancora poco conosciute. Vogliamo muovere dei primi passi per aprire un varco a percorsi di consapevolezza sul territorio molisano”, commentano all’unisono le promotrici della giornata.