Giorni complicati per la politica molisana di Centrodestra sopratutto all’interno del partito Forza Italia, scosso dall’accesa lite tra Nicola Cavaliere assessore regionale all’Agricoltura in quota FI ed il Sindaco di Termoli e Presidente della Provincia di Campobasso sempre in quota a FI Francesco Roberti. Le cause e gli scenari interni al Partito di Berlusconi in Molise li abbiamo analizzati giusto l’altro ieri nel nostro articolo intitolato “Il giorno della congiura” che si riferiva a fatti accaduti il 27 luglio del 2022 nella sede romana di Forza Italia alla presenza di tutti i vertici del partito a livello nazionale ed a livello locale.
Per chi non avesse letto l’articolo vi inseriamo il link https://bit.ly/3NhdN2q
A prescindere da tutta questa situazione ce ne è un’altra però che non possiamo far a meno di sottolineare e che riguarda sempre direttamente la politica molisana e sempre direttamente il partito di Forza Italia nella persona che esprime il più alto ruolo politico del Partito in Molise e non solo, l’Eurodeputato Aldo Patriciello e che parte attiva sembrerebbe aver preso nella “congiura” a i danni di Donato Toma, anzi la tentata congiura.
La questione Patriciello parte da più lontano a confronto beghe interne al suo partito nella sua regione e di preciso comincia con la Caduta del Governo Draghi e la fuoriuscita dei Ministri di Forza Italia dal partito di Berlusconi per approdare in Italia Viva/Azione di Renzi e Calenda. I fatti, infatti, narrano che all’inizio della campagna elettorale agostana per le Politiche 2022 ci si a stato un forte avvicinamento dell’Eurodeputato ai suoi ex colleghi di partito, in particolare all’ex Ministro Mara Carfagna, che passata da Forza Italia ad Azione/ItaliaViva è stata candidata da Renzi e Calenda nella regione Campania all’ultima tornata elettorale, Regione dove l’Eurodeputato Patriciello ha il suo bacino più ampio di consensi elettorali. Si era parlato ad inizio di agosto infatti, di un quasi certo passaggio di Patriciello con l’alleanza di Renzi e Calenda, ma poi almeno apparentemente la cosa non si sarebbe definita e Patriciello ha mantenuto il suo posto in Forza Italia.
Ora andando avanti nel racconto abbiamo potuto constatare durante il mese che ci ha portato al voto il 25 Settembre la quasi completa assenza sul campo dell’Eurodeputato che salvo in duo o tre occasioni pubbliche ha dimostrato la sua vicinanza ai candidati del centrodestra in Molise, soprattutto ai due candidati sugli uninominali di Camera e Senato Lorenzo Cesa e Claudio Lotito, in onore dei quali ha organizzato una serata elettorale nella cornice dell’Hotel Dora di Venafro alla presenza di tutti i candidati della coalizione, degli amministratori locali e dei rappresentanti di partito.
Questa serata è stato il modo di Patriciello di dimostrare la sua appartenenza al centrodestra ma anche una dimostrazione del suo enorme peso politico, per chi ancora ne dubitasse, ma soprattutto era la scena perfetta per frugare ogni dubbio messo in campo da chi lo accusava di patteggiare per il Centrodestra in Molise, ma allo stesso tempo di giocare tutt’altra partita in Campania.
Quello che forse non in molti sanno infatti, è che l’Onorevole Patriciello se in Molise è apparso poco, quasi per nulla, durante la Campagna elettorale, in Campania è stato più e più volte presente in manifestazioni a supporto della candidatura dell’Ex Ministro Mara Carfagna tra le fila di Azione ed Italia Viva. Inoltre sembrerebbe dato anche l’ottimo risultato ottenuto in Campani proprio dalla Carfagna e dal terzo polo che l’Eurodeputato abbia attivato tutte le sue conoscenze in zona a supporto delle liste di Calenda e Renzi arrivando addirittura a piazzare una persona a lui molto vicina in un collegio uninominale campano proprio con Azione/Italia Viva.
Insomma una partita a scacchi condotta su due scacchieri completamente differenti quella dell’Eurodeputato e Dominus della sanità privata molisana, che se da un lato in Campagna elettorale sembrava essere passata inosservata, ad oggi con le bocce ferme e con lo sguardo già rivolto alle prossime elezioni regionali, sta facendo sorgere numerosissimi interrogativo sull’effettivo posizionamento di Patriciello e sul suo appoggio a questa o quell’altra coalizione, tenendo sempre in considerazione che lo staff di Patriciello in occasione delle campagne elettorale regionali si trasforma in una vera e propria macchina da guerra, e che il suo endorsement ha sempre fatto pesare il piatto della bilancia dall’una o dall’altra parte facendo arrivare vittorie, non chiacchiere.
Una situazione dunque che sta tenendo in fibrillazione molti dei politici molisani, anche in considerazione che alla prossima tornata elettorale, Patriciello non dovrebbe fornire il suo appoggio a nessun parente come invece è sempre accaduto nelle scorse competizioni elettorali, data la rottura insanabile dei rapporti con il cognato Vincenzo Cotugno attuale Assessore al turismo e Vice Presidente della Regione.
Non bastasse questo, ad aggiungere incertezza sul fatto che Patriciello resterà con il Centrodestra, sono le voci dei ben informati che parlano di relazioni fittissime dell’Eurodeputato con tutti i possibili candidati alla Presidenza della Regione alle prossime elezioni, siano loro di destra o di sinistra. Ad avvalorare ancor di più la tesi che il posizionamento dell’Eurodeputato sia del tutto incerto è il silenzio più totale di quest’ultimo su tutte le ultime vicende regionali, dove non è mai mancato di solito un suo commento o una presa di posizione, e non da ultimo il silenzio anche sulla pesante rottura che si sta consumando attualmente all’interno del suo stesso partito nella sua Regione.
Tutto questo messo insieme ci ricollega al titolo di questo articolo e cioè Patriciello dove sta? Non c’è nessuno che lo sa (al momento).
Simone Rocco