TERMOLI – La Guardia di Finanza ha individuato e sottoposto a sequestro, manufatti archeologici, risalenti al periodo storico tra il VI e il III secolo A.C. . Oltre 20 i pezzi di grandissimo valore, non solo economico, sottratti alla comunità e al patrimonio storico-archeologico che avrebbero fruttato, se immessi sul mercato clandestino, anche internazionale, un ingente guadagno.
Il detentore, un italiano, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Larino.
“Il sequestro di simili pezzi – si legge nella nota della gdf – detenuti in Italia o all’estero, anche sotto forma di “beni rifugio”, assume un valore prima di tutto “sociale”, poiché consente di restituire alla collettività inestimabili ricchezze storico-culturali, assai sovente di potenziale interesse anche della criminalità, configurandosi come attività illecite estremamente lucrative. Tutelare il patrimonio storico-archeologico, significa salvaguardare uno dei simboli dell’Italia nel mondo”.