La pace è fatta. Inutile nascondere le liti tra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni: le incomprensioni ci sono state. Ma il passo indietro annunciato oggi da Licia Ronzulli sui suoi social sembrava preludere quello che è nella natura delle cose: il governo si farà, perché nessuno butta alle ortiche l’occasione di creare un esecutivo e di conquistare il potere. Berlusconi è simbolicamente andato nella sede di via della Scrofa di Fratelli d’Italia per chiudere la trattativa. Un incontro faccia a faccia (solo i leader presenti) che segna il cambio di “peso” all’interno della coalizione (l’ex Re del centrodestra che va dalla nuova regina), ma che è anche l’ultimo passo di una ricucitura portata avanti da diversi pontieri.
Pace e accordo, ovviamente. Il che significa, innanzitutto, che la coalizione di centrodestra andrà unita al Quirinale per le consultazioni, fatto che sancisce (almeno per ora) la fine delle ostilità tra Fdi e Fi. “L’incontro – scrivono in una nota i due partiti – si è svolto in un clima di unità di intenti e di massima cordialità e collaborazione. Fratelli d’Italia e Forza Italia si presenteranno uniti, con le altre forze della coalizione, alle prossime consultazioni con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e sono al lavoro per dare il più presto possibile all’Italia un Governo forte, coeso e di alto profilo che si metta subito al lavoro per affrontare le urgenze. Meloni e Berlusconi hanno fatto il punto sui dossier economici più urgenti, a partire dal caro energia, tema che, tra l’altro, sarà al centro del prossimo Consiglio europeo”. In realtà, i due hanno parlato ovviamente anche dei nomi da inserire nei vari ministeri chiave. Nella Zuppa pomeridiana vi abbiamo già sussurrato buona parte della lista dei ministri raccontata da alcune fonti a Nicola Porro questa mattina. Eccoli:
Lega
Fratelli d’Italia
Forza Italia
Sono ancora da decidere Pubblica Amministrazione, Università (che vogliono in pochi) e Agricoltura. Proprio il ministero dell’Agricoltura era sul tavolo dell’accordo e dell’incontro tra Meloni e Berlusconi. Potrebbe diventare moneta di scambio.
Tecnici
Aggiungiamo anche che Antonio Tajani e Matteo Salvini saranno vicepremier.
Il tutto, ovviamente, è ancora di là da venire. Prima vanno nominati i capigruppo, poi Mattarella dovrà fare le consultazioni, poi affidare l’incarico a Meloni che a sua volta parlerà con i gruppi parlamentari e poi si presenterà con la lista dei ministri al Capo dello Stato. Una volta conclusa la pratica governo, il bello verrà dopo: nei ministeri, dopo 10 anni di governi di sinistra o di unità nazionale, si è formata una grossa classe dirigente “non affine” al centrodestra e che dovrà essere gestita con capi di gabinetto validi. Una partita ancora tutta da giocare.
Fonte: nicolaporro.it – https://www.nicolaporro.it/governo-pace-berlusconi-meloni-ecco-la-lista-dei-ministri/