Questa mattina a margine della conferenza stampa di presentazione della Gara per il Trasporto Pubblico Locale Regionale, il Presidente della Regione e commissario alla sanità Donato Toma si è soffermato a rispondere alle domande dei giornalisti sul POS sanitario. Nel rispondere alle domande, netta la posizione assunta da Toma nel rispondere alle accuse di Michele Iorio che ha chiesto le dimissioni del Presidente Toma. Di seguito le dichiarazioni di Toma:
“È giusto che il Piano Operativo della Sanità generi discussione perché deve portare a delle osservazioni che siano però costruttive”, questo quanto dichiarato oggi dal Commissario alla Sanità Donato Toma oggi rispondendo alle domande della stampa sul tema della sanità e in particolare sul nuovo Pos. In particolare il Commissario ha restituito al mittente le critiche che per Toma “non è ammissibile siano fini a se stesse” , non usa mezze parole Toma e afferma: “La critica fine a se stessa non è ammissibile come un personaggio attualmente ha fatto allarmando la cittadinanza” e su questo Toma non è rimasto con le mani in mano. “Ho già dato – ha detto – mandato ai miei legali perché intraprendano tutte le azioni necessarie e attuabili secondo Legge” . Ma ancora ha continuato: “Tra l‘altro critiche sterili che provengono proprio da chi ha contribuito a generare in maniera inequivocabile il disastro sanitario che ha generato il commissariamento perché generato nel Piano di rientro. Un disastro che non ha certo generato il sottoscritto. Ora il sottoscritto si trova a dovere operare con l’attuale normativa che se grazie anche alla nostra neo rappresentanza parlamentare sarà modificata, quello stesso giorno agiremo di conseguenza” E poi a chiudere rispondendo sempre alle domande della stampa sulla richiesta di dimissioni da commissario della sanità avanzata dal consigliere Angelo Michele Iorio, così Toma: “Non commento perché ci sono argomentazioni e sono le critiche che vari soggetti hanno già fatto pervenire su quel Piano e altre che hanno una strumentalità politica derivanti dal fatto che si hanno ambizioni di sostituire la mia persona”