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OMCeO Isernia: “Donazione di sangue e plasma, anche i medici devono recarsi periodicamente nei centri trasfusionali”



Donazioni di sangue e plasma: anche i medici possono e devono fare la propria parte, recandosi periodicamente nei centri trasfusionali di riferimento.

Questo, in estrema sintesi, il senso dell’appello lanciato dal presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Isernia, Fernando Crudele.

Un invito non casuale: le donazioni di sangue in Molise hanno infatti fatto registrare un calo negli ultimi anni. In parte la causa è da attribuirsi all’emergenza covid: per due anni – tra restrizioni e contagi – non è stato facile procedere con le raccolte.

Ma ora che la fase più critica è alle spalle, è importante rimboccarsi le maniche e invertire questa tendenza.

“L’appello alla donazione è come sempre rivolto a tutti i cittadini – spiega Crudele – ma anche e soprattutto a noi medici: nessuno meglio di noi sa quanto sia importante avere sempre a disposizione scorte di sangue e plasma”.

L’obiettivo dell’Omceo Isernia è dunque quello di stimolare i medici, affinché si schierino in prima linea, contribuendo a far sì che la nostra regione conservi l’autosufficienza, che abbia sempre scorte disponibili per affrontare ogni tipo di emergenza.

“La nostra era tra le regioni più virtuose, se non la più virtuosa – sottolinea Crudele – ma oggi si sta perdendo terreno. Anche nel resto d’Italia il trend è simile. Tra le cause c’è l’emergenza covid, certo. Ma ora che la fase critica è alle spalle credo sia doveroso rimettersi in moto. A mio avviso noi medici dobbiamo essere i primi a dare l’esempio.

Possiamo farlo in due modi: donando il nostro sangue, oppure invitando familiari, amici e pazienti in buona salute a fare altrettanto. Tra l’altro donare dà un vantaggio non indifferente a chi compie questo importante gesto di solidarietà: a ogni prelievo vengono effettuate le analisi del sangue, ragion per cui si può tenere sempre sotto controllo la propria salute. E la prevenzione, insieme alla diagnosi precoce, da sempre rappresenta la migliore arma nella lotta alle malattie”.

Insomma: tutti – non solo le associazioni di volontariato – devono impegnarsi al massimo per rilanciare la cultura della donazione in provincia di Isernia.

E proprio nella nostra realtà questo gesto assume un valore ancora più importante, considerando i continui tagli che negli ultimi anni sta subendo l’ospedale Veneziale.

Ormai è chiaro che tutto il nostro ospedale – commenta Crudele – è nel mirino di chi trova più comodo tagliare anziché risolvere i problemi. Ogni pretesto è buono per chiudere un reparto o azzerare un servizio. Ebbene: donando di più diventerebbe più complicato, oltre che ingiustificabile, applicare la sciagurata politica dei tagli anche al centro trasfusionale. Un eventuale depotenziamento del servizio – conclude il presidente dell’Omceo Isernia – potrebbe scatenare un effetto domino dalle conseguenze facilmente immaginabili”.

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