Verso le Politiche: “Noi Moderati” presenta i propri candidati sul proporzionale di Camera e Senato

Oggi venerdì 02 settembre 2022, alle ore 17.30 in corso Garibaldi, 175 a Isernia, si è tenuta la Conferenza Stampa di presentazione della lista “Noi Moderati” che fa parte della coalizione di Centrodestra in vista delle elezioni politiche del 25 settembre 2022.

Per il seggio plurinominale della Camera dei Deputati sono candidati l’assessore regionale Filomena Calenda e Vittorio Colarelli, mentre per il plurinominale del Senato della Repubblica è in corsa Mimmo Izzi.

Hanno partecipato all’incontro anche i due candidati sui collegi uninominali di Camera e Senato per la coalizione di Centrodestra Lorenzo Cesa e Claudio Lotito, oltre ai segretari regionali dei partiti di riferimento Teresio Di Pietro per l’UDC e Leo Antonacci per “Noi con l’Italia Maurizio Lupi”.
Di seguito alcuni dei punti salienti del programma di Noi Moderati.

NOI MODERATI – PERCHE’ VOTARCI?
Noi Moderati è sinonimo di competenza, serietà e concretezza. Siamo la forza giusta per
il buon governo del centrodestra. Abbiamo le idee chiare: vogliamo superare la logica
del reddito di cittadinanza e introdurre un “reddito di resilienza” che premi il lavoro e
l’impresa, soprattutto nelle aree più fragili del Paese. Vogliamo che sia riconosciuta la dignità del lavoro, che si ripristini l’ascensore sociale, che sia premiato il merito e che chi rimane indietro sia accompagnato e non abbandonato a se stesso. Tagliare il cuneo
fiscale e favorire il welfare aziendale sono solo due esempi con cui rimettere al centro un’alleanza tra imprese e lavoro che non può rischiare di rompersi.

SBUROCRATIZZAZIONE E SEMPLIFICAZIONE
Semplificare la burocrazia e rendere le procedure meno farraginose.

SCUOLA
Investire nella scuola, aumentare i fondi per l’assegno unico universale per i figli e
alleviare la pressione fiscale sul lavoro.

LE NOSTRE PROPOSTE SUL LAVORO
Noi vogliamo superare la logica del reddito di cittadinanza, una misura che negli ultimi
anni ha alimentato una mentalità che vede nell’assistenzialismo una strada desiderabile,
e introdurre un “reddito di resilienza” che al contrario premi il lavoro e l’intrapresa, soprattutto nelle aree più fragili del Paese.
Tagliare il cuneo fiscale e favorire il welfare aziendale.

ENERGIA:
Non bisogna abbracciare le politiche del no a tutti i costi. Trovare, invece, il giusto compromesso tra quella che è la vocazione del territorio, le esigenze di famiglie, imprese e la linea che i tempi richiedono di seguire.