Giuseppe Conte a Termoli ha portato una ventata di entusiasmo, di empatia, ma anche di realismo: c’è gran parte del Paese in difficoltà e serve un progetto centrato sulla giustizia sociale, sul sostegno ai lavoratori e alle imprese. Il presidente Conte è stato accolto dall’intera comunità del MoVimento 5 Stelle, con il coordinatore regionale Antonio Federico, i consiglieri regionali e i consiglieri di Termoli a guidare il gruppo degli eletti nei Comuni, da attivisti, iscritti e tantissimi cittadini.
È arrivato in Molise a sostenere i candidati molisani del Movimento: alla Camera, Riccardo Di Palma sull’uninominale, Annamaria Belmonte e Pasquale Casmirro sul proporzionale; al Senato, Ottavio Balducci sull’uninominale e Maria Del Mirto sul proporzionale. Ma Conte è giunto in Molise soprattutto a supporto di un preciso progetto di redistribuzione della dignità, dell’equità.
Il MoVimento 5 Stelle è dalla parte del salario minimo, unica risposta contro gli stipendi da fame a cui sono costrette troppe persone, spesso giovani. È dalla parte delle misure come il Superbonus che abbatte le emissioni inquinanti, che ha garantito un taglio di 500 euro annui alle bollette delle famiglie con redditi medio-bassi, che ha contribuito ad una crescita del 6.6 per cento di Pil, che ha creato 630 mila posti di lavoro.
Il MoVimento 5 Stelle continua ad essere fieramente dalla parte del Reddito di cittadinanza che ha garantito sostegno a milioni di cittadini, per due terzi minori, persone con disabilità e anziani. Una misura potenziata dal Governo guidato dallo stesso Conte con un finanziamento da 1 miliardo di euro sulle politiche attive, ma ancora oggi boicottata dalle amministrazioni di centrodestra con i Comuni che spesso non offrono progetti di utilità sociale e con i Centri regionali per l’impiego che non utilizzano gli stanziamenti per rafforzare la propria azione.
Ma il MoVimento 5 Stelle è anche dalla parte delle imprese messe in pericolo dal caro energia, imprese per le quali chiede da mesi nuove risorse oltre al taglio del cuneo fiscale e ad una vera tassazione sugli extraprofitti in modo da recuperare circa 9 miliardi di euro con cui mitigare i costi in bolletta.
Insomma, il progetto politico M5S non abbandona le persone in difficoltà o in condizioni di indigenza, garantisce salari dignitosi ai lavoratori, sostiene il tessuto imprenditoriale e considera l’innovazione e lo sviluppo delle energie rinnovabili settori fondamentali per rilanciare il Paese. Tutto questo nella convinzione che la maggiore distribuzione dei diritti, dei servizi e delle opportunità fa bene all’intera comunità.
Il Movimento 5 Stelle va avanti quindi per la sua strada, forte di un’agenda sociale che può sostenere solo chi non deve rispondere ai grandi interessi. Non impone di scegliere tra due campi, né fomenta il tifo da stadio. Il Movimento porta avanti una precisa idea di Paese, è dalla parte di chi è in difficoltà di quanti hanno bisogno di sostegno per crescere e innovare. E siamo convinti che questa sia la parte giusta.
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È arrivato in Molise a sostenere i candidati molisani del Movimento: alla Camera, Riccardo Di Palma sull’uninominale, Annamaria Belmonte e Pasquale Casmirro sul proporzionale; al Senato, Ottavio Balducci sull’uninominale e Maria Del Mirto sul proporzionale. Ma Conte è giunto in Molise soprattutto a supporto di un preciso progetto di redistribuzione della dignità, dell’equità.
Il MoVimento 5 Stelle è dalla parte del salario minimo, unica risposta contro gli stipendi da fame a cui sono costrette troppe persone, spesso giovani. È dalla parte delle misure come il Superbonus che abbatte le emissioni inquinanti, che ha garantito un taglio di 500 euro annui alle bollette delle famiglie con redditi medio-bassi, che ha contribuito ad una crescita del 6.6 per cento di Pil, che ha creato 630 mila posti di lavoro.
Il MoVimento 5 Stelle continua ad essere fieramente dalla parte del Reddito di cittadinanza che ha garantito sostegno a milioni di cittadini, per due terzi minori, persone con disabilità e anziani. Una misura potenziata dal Governo guidato dallo stesso Conte con un finanziamento da 1 miliardo di euro sulle politiche attive, ma ancora oggi boicottata dalle amministrazioni di centrodestra con i Comuni che spesso non offrono progetti di utilità sociale e con i Centri regionali per l’impiego che non utilizzano gli stanziamenti per rafforzare la propria azione.
Ma il MoVimento 5 Stelle è anche dalla parte delle imprese messe in pericolo dal caro energia, imprese per le quali chiede da mesi nuove risorse oltre al taglio del cuneo fiscale e ad una vera tassazione sugli extraprofitti in modo da recuperare circa 9 miliardi di euro con cui mitigare i costi in bolletta.
Insomma, il progetto politico M5S non abbandona le persone in difficoltà o in condizioni di indigenza, garantisce salari dignitosi ai lavoratori, sostiene il tessuto imprenditoriale e considera l’innovazione e lo sviluppo delle energie rinnovabili settori fondamentali per rilanciare il Paese. Tutto questo nella convinzione che la maggiore distribuzione dei diritti, dei servizi e delle opportunità fa bene all’intera comunità.
Il Movimento 5 Stelle va avanti quindi per la sua strada, forte di un’agenda sociale che può sostenere solo chi non deve rispondere ai grandi interessi. Non impone di scegliere tra due campi, né fomenta il tifo da stadio. Il Movimento porta avanti una precisa idea di Paese, è dalla parte di chi è in difficoltà di quanti hanno bisogno di sostegno per crescere e innovare. E siamo convinti che questa sia la parte giusta.
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