La notizia è di ieri sera, il Movimento 5 Stelle, per decisione del leader Giuseppe Conte in Sicilia dove si voterà il prossimo 25 Settembre per il rinnovo anche del Consiglio Regionale e del Presidente della Regione dopo le dimissioni di Nello Musumeci, correrà in solitaria e non in accoppiata con il PD così come l’accordo tra le parti aveva previsto. Addirittura il PD ed il movimento avevano svolto le primarie per far decidere agli elettori quale fosse il candidato per la poltrona di Presidente della Regione. Ebbene con una mossa del tutto inaspettata Conte ha annunciato la rottura di tutti i patti precedentemente fatti e la corsa in solitaria del Movimento. Grande stupore e perplessità in tutta l’area della sinistra che ora teme per gli accordi presi o mezzi presi nelle altre regioni.
Molti pensano che data la coincidenza del voto sia per le regionali siciliane che per le politiche nella giornata del 25 settembre, tutto questo sia soltanto una trovata elettorale per cercare di recuperare maggiori consensi nella base stellata che ha sempre mal digerito l’accordo con i democratici. Una scelta disperata dunque quella di Giuseppe Conte che sta cercando di restituire verginità al partito in visitar della scadenza elettorale nazionale che vede i 5 Stelle oramai al 10/12%.
Su posizioni molto diverse invece la sinistra che vede la spaccatura in Sicilia come un atto di viltà e che dopo questa mossa nessun accordo sarà più possibile con il partito di Grillo e Conte che oramai sono considerati altamente inaffidabili, tant’ero che i Dem hanno portato la questione in tribunale, accusando Conte di aver provocato grandi danni alla coalizione e sperando di riuscire a bloccare la corsa in solitaria dei grillini. Cosa accadrà lo vedremo nelle prossime settimane, ma intanto sorge un interrogativo. Cosa accadrà invece nella nostra Regione alle prossime Regionali? i Dem correranno staccati dai 5 stelle, oppure il famoso “Campo Largo” in terra molisana riuscirà a tenere botta nonostante le questioni esterne? Sicuramente è prematuro parlarne adesso, siamo tutti troppo impegnati per la scadenza del 25 settembre, ma dal giorno successivo statene certi la questione tornerà di primaria importanza sul tavolo, sopratutto se si dovessero avverare i dati dei sondaggi che prevedono una vittoria schiacciante del centrodestra in tutta Italia. In quel caso bisognerà sicuramente che Letta e Conte corrano ai ripari facendo ritornare l’amore tra i due schieramenti.
G.D.A.