Se per assurdo immaginassimo una testata giornalistica denigrare in prima pagina una delle principali località turistiche della Regione, in modo opinabile e deontologicamente discutibile, sembrerebbe di compiere un passo indietro nel tempo, di secoli. Come ai tempi in cui il giornalismo non si basava su regole deontologiche certe.
L’articolo pubblicato su una nota testata regionale appare, a tal proposito, volto esclusivamente a denigrare un’intera comunità che ha fatto dell’accoglienza e dell’ospitalità valori imprescindibili e unanimemente riconosciuti negli ultimi decenni.
Un attacco del genere, basato su affermazioni discutibili, termini pesanti ed offensivi, si basa, tra l’altro, su dubbi e insinuazioni inerenti l’assegnazione della bandiera blu, riconoscimento di cui il Comune di Campomarino è fiero. Sorprende che l’autore dell’articolo non conosca i criteri di assegnazione della Bandiera Blu, riconoscimento conferito da un’organizzazione internazionale (la FEE) che si basa su criteri e principi chiari e inoppugnabili.
Il Sindaco e l’Amministrazione comunale sono coscienti delle criticità e delle annose problematiche di cui soffre la nostra cittadina, ma non ammettiamo che venga gettato fango in modo indiscriminato sul nostro territorio, caratterizzato da potenzialità la cui valorizzazione viene resa vana da pochi incivili.
Quanto al problema delle spiagge, la pulizia viene garantita quotidianamente dal Comune e dagli stabilimenti balneari. Questi ultimi, strutture all’avanguardia che hanno fatto la storia del turismo in Molise, hanno fatto dell’accoglienza una vera e propria ragione di vita (così come i negozi e le attività del lido) al punto che, come conferma l’autore dell’articolo, da 50 anni ormai gli stessi turisti frequentano i nostri Lidi.
Il Lido di Campomarino è considerato da questa amministrazione una grande risorsa e i turisti sono considerati ospiti preziosi nei confronti dei quali sono rivolti i nostri sforzi al fine di garantire servizi e ospitalità.
A tal proposito, giova ricordare che, nonostante due anni di pandemia che hanno fermato parte dell’attività amministrativa, sono diversi gli interventi attuati e in programma per il Lido di Campomarino.
Per la prima volta dopo decenni, infatti, è stato operato un ampio intervento che ha permesso di asfaltare le arterie principali, comprese quelle percorse dall’autore dell’articolo. Questa amministrazione ha intercettato ingenti fondi del PNNR volti a migliorare l’arredo urbano, ad esempio in piazza Aldo Moro e via Luxemburg, dove sorgerà una vera e propria cittadella dello sport.
Quanto all’assenza di piste ciclabili ci siamo adoperati affinchè il progetto della ciclovia adriatica interessasse direttamente il nostro Comune, con il Lido che sarà interamente attraversato dalla nuova opera.
L’articolo pubblicato, di dubbio gusto e dalla incomprensibile verve polemica, non tiene conto di informazioni e dati facilmente reperibili ed appare rivolto esclusivamente a denigrare il nostro territorio facendo leva su argomenti non corretti: tra questi l’incomprensibile richiamo alle tasse pagate dai residenti del Lido (è risaputo che una’ampia quota dell’IMU, ad esempio, va nelle casse dello Stato e non del Comune). Appare paradossale poi giocare sulla incomprensibile divisione tra Paese e Lido, quando la nostra comunità dovrebbe essere coesa e unita al di là di contrapposizioni campanilistiche.
Pur comprendendo che una nostra risposta altro non farà che dare maggiore visibilità ad un articolo inappropriato, non potevamo esimerci dal difendere il nostro territorio, la nostra comunità e quanti si adoperano per rendere Campomarino un posto migliore per residenti e turisti.