Riceviamo e pubblichiamo la risposta del sindaco di Termoli, Francesco Roberti, alla lettera di Francesco Pollutri
“Caro Franco ti scrivo e ti rispondo, come vedi ho buona memoria e non dimentico neppure il caffè che ci siamo presi per ricordare il tempo andato, tu professore di educazione fisica e io studente; ma veniamo ai fatti (senza usare il politichese): il fabbricato di cui trattasi è stato realizzato allo scopo di essere da supporto di una azienda agricola e anche dimora del fattore, peraltro ricadente nell’area consortile del Cosib (doverosa precisazione per i lettori).
Negli anni in cui costruirono la Statale 16 e precisamente tra i Km 548-549 direzione Campomarino, lasciarono a tali aziende gli accessi direttamente sulla statale (il caso in questione è difronte al distributore di carburante Eni), cosa oggi vietata dal CdS (codice della strada) salvo che l’Anas non prenda la decisione di creare la corsia di accelerazione e decelerazione.
Veniamo ai punti:
Per quanto riguarda i sopravvissuti di quaglie, bisce, ricci, tartarughe, papere, germani ecc. purtroppo sai bene che quell’area ricade in una zona Sic (a pochi metri anche dall’azienda regionale Ente Nazionale per la Cellulosa) oltre a ricadere nel perimetro consortile; d’altra parte tu stesso hai detto che sei un ambientalista e che ami vivere fuori dalla città, a meno che non hai cambiato idea.
Comunque, per il voto non mi permetterei mai di chiedertelo, lo so che non riuscirei a convincerti di votare da questa parte, così come tu, non sei riuscito, quando ero studente, a farmi diventare “Compagno”.
Colgo l’occasione per dirti che abbiamo sistemato i campetti sportivi che tu mi avevi sollecitato come presidente della Provincia nella scuola dove insegnavi (visto che ora ti godi il meritato riposo, anche se non ti ci vedo a fare il pensionato).
Caro Franco, un saluto con affetto e immutata stima”.