Si terrà venerdì 29 luglio 2022 a partire dalle ore 18,30, nella suggestiva cornice della Piazza Nerazio Prisco di Sepino, il Confronto Culturale promosso dal’ Associazione Culturale Togo Bozzi, volto ad evidenziare le valenze del Sannio Italico.
Dopo i saluti introduttivi di Domenico Rotondi, nella veste di responsabile dell’Associazione Togo Bozzi, e del Sindaco di Sepino Paolo D’Anello, seguiranno gli interventi dei qualificati relatori, fra cui lo scrittore Nicola Mastronardi, autore di significative ricerche sulla Civiltà dei Popoli Italici, nonché il prof. Gianfranco De Benedittis, archeologo e docente universitario, artefice di una rilettura attenta della Storia del Sannio.
Non mancherà, da parte del geologo Angelo Sanzò, una narrazione naturalistica riguardante le Terre Appenniniche, abitate dai Sanniti, che sono stati e sono un grande Popolo ambientalista.
La parte conclusiva verterà sulla formulazione di un parallelo fra la prima globalizzazione romana, contro cui i Popoli Italici reagirono pretendendo il riconoscimento dei diritti di cittadinanza, e l’attuale massificazione globalista che, con i suoi contraccolpi finanziari, rischia di schiacciare socialmente i territori marginali.
Sul punto interverrà Gianluca Aceto, componente del sodalizio sannita. I lavori saranno impreziositi dai contributi dell’avvocato Gianluigi Ciamarra, Presidente di Italia Nostra Molise, e del commercialista Giorgio Arcolesse, Dirigente di Legambiente Molise.
L’Incontro sarà coordinato dal giornalista Vittorio Vallone e trasmesso in diretta streaming sui canali social di Zona Rossa WebTv. Infine, il confronto dialettico, in linea con l’indirizzo statutario dell’associazione, sarà aperto alla libera partecipazione del pubblico.
Tema del confronto: il Sannio Italico rappresentò, per le popolazioni federate della penisola, il contraltare morale al sincretismo mercantile delle popolazioni dominanti. In effetti, il cuore identitario dell’Appennino fu costretto, con mirate alleanze, a difendere sia il policentrico modello territoriale, sia l’indole libertaria dei popoli preromani. Quanto innanzi appare essere, anche alla luce dei recenti studi comparativi, il testamento valoriale dei Sanniti.