“Vero è che l’edificio dovrà essere abbattuto per poi essere ricostruito tuttavia non è ammissibile che oltre i cancelli sbarrati dell’Istituto ci sia una tale situazione di incuria e degrado”. A sottolinearlo alcuni residenti della zona dove si trova la scuola Montini. La stessa fu chiusa dopo che alla fine del 2017, (era il mese di novembre), crollò una parte del solaio, da allora una serie di doppi turni per gli alunni e poi il trasferimento degli stessi perché questa la decisione finale la scuola deve essere abbattuta e poi ricostruita. Con grande esborso economico da parte del Comune di Campobasso che a tutt’oggi ha in locazione un immobile nel Comune di Ripalimosani in sostituzione della sede della vecchia Montini. Ma questa è una storia di cui ci occuperemo più avanti. Intanto però così i residenti dell’area dove si trova lo storico edificio: “Nell’attesa che la scuola venga abbattuta non si può prevedere un intervento di bonifica e pulizia dei suoi esterni? Basta affacciarsi dalla strada per vedere qual è lo stato dei suoi cortili e delle sue pertinenze. E’ una vera indecenza. Pare di stare in Amazzonia tanto l’erba è cresciuta e con il caldo poi la situazione è di molto peggiorata. Crediamo che anche se la scuola sia chiusa un minimo di cura occorra, mantenere il decoro dell’area non è puramente un fatto estetico si tratta di garantire la salubrità dell’area, diventa una questione di salute pubblica”. Ma a protestare e a chiedere immediati interventi all’amministrazione comunale di Campobasso non sono solo i residenti dell’area nella quale si trova la Montini ma anche quelli dove si trova un altro storico edificio scolastico, quello di via Crispi. Anche qui stesse identiche problematiche. Anche stavolta si parla di un’altra scuola che sarà demolita per poi essere ricostruita. Ancora una volta, degrado e sporcizia di ogni genere oltre i cancelli sbarrati. “Chiunque passi – dicono – può assistere a uno spettacolo indecente e tra l’altro – aggiungono – gente sicuramente incivile getta oltre i cancelli chiusi ogni sorta di rifiuto. Chiediamo al comune perciò – concludono – che intervenga subito per restituire all’area dove si trova la scuola un minimo di decoro e dignità”.