L’Azienda sanitaria regionale del Molise (Asrem), recependo una recente direttiva dalla Struttura commissariale, ha integrato e formalizzato le procedure previste dai ‘percorsi di tutela’ di accesso alternativo alle prestazioni specialistiche “attualmente attive e già disponibili in automatico all’atto della prenotazione”.
Possono accedervi i cittadini residenti in Molise e/o gli utenti a carico del Servizio sanitario regionale (Ssr) provvisti di impegnativa ‘prima visita specialistica’ o ‘prima prestazione diagnostica’ per le quali l’Azienda non riesca a garantire il tempo massimo previsto dalla classe di priorità indicata dal medico prescrittore.
In tali circostanze le procedure aziendali prevedono l’attivazione automatica in sequenza dei cosiddetti percorsi di tutela.
Qualora, nonostante l’attivazione di tali percorsi, non sia possibile garantire il rispetto dei tempi massimi di attesa, le procedure aziendali prevedono che l’utente possa ricorrere a effettuare la prestazione in regime privato, con costi, che in entrambi i casi, saranno rimborsati dall’Azienda, al netto del ticket, se previsto. L’impossibilità di accesso può essere attestata attraverso uno dei seguenti documenti: promemoria di prenotazione rilasciato dallo sportello Cup, da cui risulti che la prima disponibilità è fuori dal tempo massimo di garanzia previsto dalla classe di priorità indicata dal medico proscrittore, promemoria di prenotazione rilasciato dallo sportello Cup, da cui risulti che la prenotazione è stata inserita nella prelista.
Fonte Ansa