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Scompaiono le chiavi del bagno per disabili al Museo Archeologico di Campobasso. Uomo in carrozzina costretto a soddisfare propri bisogni all’alperto. Presenti almeno un centinaio di persone. La lettera dell’USB al direttore del sito.



Il 29 settembre scorso, presso il Museo archeologico nazionale di Campobasso, si è verificato un fatto molto grave sul piano umano. Un disabile in carrozzina, non ha potuto utilizzare il servizio igienico specifico perché chiuso con un lucchetto la cui chiave, che fino a qualche giorno fa era custodita in bacheca e in copia, presso la biglietteria, è improvvisamente “sparita”.

Presenti un centinaio di persone del gruppo cui il disabile partecipava in visita, costui ha poi chiesto di essere quantomeno accompagnato ai servizi igienici comuni e dopo varie peripezie fra corridoi bui e angusti e biglietteria, con generale stupore e disappunto ha constatato che l’ingresso dei bagni comuni non è accessibile alla carrozzina.

Fra lo stupore comune proprio gruppo e l’imbarazzo ed il dispiacere dei dipendenti presenti, il poveretto ha dovuto ripiegare, per attendere alle proprie necessità fisiologiche, nel retro della biglietteria, nascosto, si fa per dire, nel piccolo spazio di rimpetto all’ascensore del terzo livello (sala controllo) ove giace anche una telecamera della videosorveglianza (TC-14)..

A questo punto, tralasciando i successivi particolari e l’epilogo della narrazione dei fatti accaduti, questa Segreteria chiede l’acquisizione delle immagini dell’impianto di videosorveglianza prima dello scadere dei 7 (sette) giorni da ieri (27 settembre 2024 ore 11,00/12:00 circa), onde evitare che sia sovrascritto e quindi non più acquisibile e l’immediata apertura di un fascicolo per l’accertamento di eventuali responsabilità. All’uopo, si forniscono gli identificativi delle telecamere le cui registrazioni possono senz’altro essere utili: TC-14 (telecamera locale antistante l’ascensore, livello terzo sala controllo, ove il disabile ha evacuato le proprie necessità fisiologiche); TC-05

(telecamera livello bagno disabili, ove il portatore di handicap ha vanamente sostatoin attesa della chiave del lucchetto apposto alla porta); TC-11 (telecamera androne principale); TC-13 (telecamera corridoio sala controllo).

Si chiede inoltre l’audizione del personale in servizio, che potrà senz’altro fornire ogni utile particolare e fornire elementi per identificare il responsabile dell’ignobile gesto di sottrarre le chiavi del bagno disabili.

L’occasione è buona per ricordarLe che già in passato, la scrivente Sigla le chiese di far rimuovere l’inutile lucchetto, apposto per il mero gusto di nuocere ad un lavoratore in particolare.

Lo stesso, l’aveva già coinvolta direttamente, con propria e_mail, ma senza otteneresoddisfazione.

Atteso che la chiusura di un bagno è gesto che può partorire solo una personalità che evitiamo di definire per educazione, Le ricordiamo che la normativa destina solo in via prioritaria ai disabili l’uso del bagno dedicato, non inibendolo alle restanti persone.

Si consideri infine, che già dalle prime ore della mattinata e prima dell’arrivo del gruppo di visitatori, i suoi dipendenti hanno chiesto al Direttore del Museo di ricevere istruzioni per evitare almeno il prevedibile, senza ottenere alcune risposta.

Certi che attiverà tutte le misure necessarie ed in primis una seria inchiesta, volta a individuare la catena di comando che ha creato l’indefinibile situazione per garantire la dignità di tutti i visitatori e la sicurezza e salubrità dei dipendenti, restiamo in attesa di conoscere quali iniziative vorrà adottare.

Unione Sindacale di Base Coordinamento Molise

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