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Morte 74enne ad Isernia. Dall’esame autoptico non emerge nessuna frattura alla testa dell’uomo. Si infittisce il mistero sulle cause del decesso.



Niente di eclatante e di conclusivo. Così l’anatomopatologo Massimiliano Guerriero ha sintetizzato lo stato del corpo di Costanzo Amoruso, l’uomo di 74 anni trovato senza vita nel suo appartamento di via Sanzio a Isernia, in una palazzina del quartiere San Lazzaro.
Traumi e qualche taglio alla testa, ma nessuna frattura alla scatola cranica.
Nulla a che vedere con la testa sfondata di cui si è parlato nell’immediatezza dell’accaduto e dei ritrovamento del cadavere. Tuttavia, come è opportuno in casi né eclatanti, né conclusivi, la cautela consiglia di aspettare oltre alla relazione finale del patologo anche gli esiti degli accertamenti che gli agenti della Squadra Mobile di Isernia continuano  a svolgere, anche nell’appartamento.
Macchie di sangue che possono raccontare la dinamica di quello che è accaduto all’interno della casa di Amoruso. Dove, comunque sia andata, il trambusto deve essere stato notevole. Il sangue è stato trovato all’ingresso, nella cucina e nel bagno, l’ultima stanza in cui l’uomo è entrato.
Occorrerà, ha spiegato Guerriero, anche attendere il responso dell’esame tossicologico, per capire in che condizioni psicofisiche si trovava il 74enne. Tempo tecnico per le prime risposte, almeno un mese. L’anatomopatologo si è comunque preso i canonici tre mesi per consegnare la relazione conclusiva.
Niente trapela nemmeno in Procura, dove gli investigatori stanno mettendo insieme gli elementi raccolti per confrontarli con le testimonianze dei vicini e di chi ha visto Costanzo Amoruso nelle sue ultime ore di vita.
Un giallo la cui soluzione dipenderà proprio dai fotogrammi che squadra Mobile e Procura riusciranno a mettere in fila.

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