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Incapaci a 5 stelle: l’ex giunta Gravina ha perso il finanziamento statale di 3.2mln di Euro per realizzare la nuova scuola di Via Crispi.



Nel 2016 il Governo nazionale guidato da Matteo Renzi approva un piano di edilizia scolastica denominato “Buona scuola” che aveva come scopo la riqualificazione di 51 scuole sul territorio nazionale, attraverso un finanziamento pubblico totale di oltre 4 miliardi. L’allora amministrazione comunale, guidata da Antonio Battista, propone la ricostruzione del plesso scolastico di Via Crispi di Campobasso attraverso l’impiego dei fondi messi a disposizione dal Governo e la proposta ottiene esito positivo, ottenendo il riconoscimento di un finanziamento per un importo pari a 3.162.000,00 milioni di Euro per l’opera. A gestire il tutto per conto del governo centrale sarà il Miur.
Successivamente all’accoglimento della richiesta fatta dal Comune di Campobasso passano alcuni anni, immaginiamo per gli adempimenti burocratici e programmatici legati alla realizzazione del piano, e così al comune di Campobasso avviene l’avvicendamento tra Antonio Battista ed il grillino Roberto Gravina e la sua nuova Giunta. Se ben ricordate l’edilizia scolastica è sempre stata uno dei cavalli di battaglia di Gravina&co. che per l’intero mandato hanno annunciato ed anche tentato di realizzare un recupero e la messa in sicurezza di numerosi plessi scolastici del Capoluogo. Ebbene tra questi anche la scuola di Via Crispi, quella beneficiaria dei quasi 4 milioni di euro di finanziamento statale ottenuti da Battista, ma vincolati ad una scadenza, ovvero quella di presentare entro il 2023 il progetto esecutivo delle opere, pena la revoca del finanziamento concesso. I più a questo punto diranno che il tutto è andato a buon fine e che il nostro titolo sia una bufala, visto e considerato che durante lo scorso anno cioè proprio il 2023, data di scadenza per la presentazione del progetto esecutivo, l’amministrazione guidata dall’attuale consigliere regionale Roberto Gravina ha dato il via ai lavori cominciando dall’abbattimento del vecchio fabbricato. Lavoro che da mesi è stato portato a termine ma che come tutti potranno notare non ha avuto nessun proseguo. Ed eccoci dunque al nodo cruciale della vicenda. I lavori di abbattimento dello stabile non rientravano nel finanziamento ottenuto, infatti i lavori sono stati appaltati e pagati non dal Miur, ma bensì dal Comune di Campobasso che ha pagato 767 mila Euro per buttar giù il vecchio e pericolante fabbricato. Nulla di sbagliato fin qui, penserete voi, se non fosse che la data di scadenza per la presentazione del progetto esecutivo della nuova scuola non è mai stata rispettata, infatti, nessun progetto è stato mai presentato dall’amministrazione comunale al Miur che avrebbe valutato e poi appaltato e pagato i lavori previsti da progetto. La motivazione di tale scelta o di tale incompetenza di certo non possiamo fornirvela, ma di certo possiamo dirvi che essendo il Comune di Campobasso inadempiente nella presentazione nei termini del progetto, i Miur ha revocato il finanziamento di quasi 4 milioni destinandoli ad altre opere non di certo per la città di Campobasso, con la doppia aggravante per Gravina e compagnia, di aver speso quasi 800 mila euro per l’abbattimento della vecchia scuola e di aver perso il finanziamento dovendo ora completare l’opera con fondi recuperati dal bilancio Comunale. La gatta da pelare di trovare la quadra economica spetterà alla nuova Amministrazione guidata da Marialuisa Forte, ma che al proprio interno vede comunque la presenza dei 5 stelle.
A questo punto ci domandiamo se il danno provocato dall’amministrazione Gravina sia stato frutto di incuria o di incapacità, ma qualsiasi sia o siano le cause alla fine il risultato è soltanto quello che a rimetterci sarà l’intera popolazione di Campobasso, sia in termini di servizi, ma sopratutto in termini economici. Se lo slogan dei 5 Stelle è stato in campagna elettorale “Amministrare per cambiare”, avrebbero dovuto aggiungere “per cambiare in peggio”  alla frase. E chissà se il nuovo Sindaco di Campobasso, Marialuisa Forte è al corrente della situazione e cosa ne pensa riguardo l’operato dei suoi alleati.

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