I ritardi accumulati nell’elettrificazione della tratta ferroviaria Campobasso – Venafro hanno creato, negli anni, e continuano a creare, disservizi ai pendolari che quotidianamente percorrono la tratta Campobasso in direzione Roma o Napoli utilizzando autobus sostitutivi fino a Isernia, Venafro e Roccaravindola, per poi continuare il loro viaggio su treni obsoleti e fatiscenti, a gasolio, con rischio che la destinazione sia veramente una meta lontana, da raggiungere, per una grande maggioranza di casi, con ulteriori autobus sostitutivi intervenuti perché il treno nel percorso ha avuto una avaria.
«Alla luce dello notizie che sono state diffuse in queste settimane relative a un ulteriore slittamento per il completamento dell’elettrificazione della tratta Campobasso – Isernia, attraverso una interrogazione presentata quest’oggi e sottoscritta anche dai miei colleghi consiglieri del MoVimento 5 Stelle Angelo Primiani e Andrea Greco, ho chiesto al Presidente della Giunta Francesco Roberti, al quale compete la delega ai trasporti, e all’assessore con delega ai Lavori pubblici, viabilità ed infrastrutture Michele Marone, di conoscere il reale stato di avanzamento delle opere di ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie molisane.»
A parlare è il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Roberto Gravina che, dopo aver chiesto nei giorni scorsi risposte alla Giunta regionale di centro destra sullo stato dell’arte del Protocollo di intesa per la riqualificazione della stazione di Campobasso, intende andare a fondo anche nell’individuazione di quelle che continuano ad essere le problematiche che investono in modo principale il completamento dell’elettrificazione della tratta Campobasso Isernia.
«Il 10 ottobre 2021 FSI ha riaperto la tratta Isernia-Roccaravindola in via transitoria con treni diesel in attesa del collaudo e delle autorizzazioni al transito elettrificato e dell’acquisto dei mezzi elettrificati da parte della regione. – ha spiegato Gravina – In quella data l’ing Rapuano (FSI) ipotizzava ultimazione dell’iter entro marzo 2023, tant’è che nella primavera 2022. L’allora assessore ai Trasporti dichiarava l’appostamento in bilancio di circa 70 mln di euro di fondi europei per l’acquisto di 8 treni a trazione elettrica. La chiusura del secondo lotto Isernia-Campobasso era prevista nell’estate 2022, ma il 25 luglio 2022, con una nota ai sindacati, Trenitalia ha comunicato che l’interruzione da Isernia a Campobasso sarebbe stata prolungata fino a dicembre 2023. Con la pubblicazione dell’aggiornamento del piano commerciale di RFI, grazie anche agli organi di stampa locali, si è appreso che la stessa RFI ha comunicato un nuovo slittamento per il completamento dell’elettrificazione della tratta Campobasso – Isernia al 31.12.2024.
A questo punto – ha sottolineato Gravina – è il caso che la Giunta regionale renda chiari ed espliciti quali sono gli aggiornamenti ufficiali nel cronoprogramma degli interventi relativi alla Elettrificazione della tratta Campobasso – Venafro e quale la data presumibile di ultimazione, consegna e attivazione dell’opera (completa di collaudi e autorizzazioni al transito di mezzi elettrificati). Inoltre, qual è lo stato dell’arte dell’intervento della cosiddetta Metropolitana leggera e quali i tempi di ultimazione ed attivazione della stessa visto che il sito Open coesione riporta, per il progetto denominato “ELETTRIFICAZIONE E VELOCIZZAZIONE ROCCARAVINDOLA-ISERNIA-CAMPOBASSO 2^ FASE – ELETTRIFICAZIONE TRATTA ISERNIA (E) – CAMPOBASSO – MATRICE (I) 2 – PRG CARPINONE 3 – SCMT ISERNIA (E) – BOJANO (E) 4”, nello stato di avanzamento lavori, una presumibile data di inizio al 01.09.2018 ed un termine al 31.06. 2026? È ampiamente risaputo come ad oggi manca l’attivazione dei treni della metropolitana leggera Bojano-Matrice nonostante sulla tratta siano state investite ingenti risorse per adeguare o costruire diverse stazioni che al momento sono in completo abbandono.
Per ognuno di questi interrogativi va fornita ai molisani una risposta chiara – ha detto in conclusione Gravina – come altrettanto chiaramente, attraverso la mia interrogazione, si vuol sapere quali risorse economiche sono state individuate per provvedere all’acquisto dei treni elettrici necessari per garantire il servizio sulle tratte regionali ed extraregionali e quale è il numero di treni a trazione elettrica necessari per assicurare i collegamenti ferroviari sulle tratte ferroviarie del Molise. Ma, soprattutto, si chiede al governo regionale come intende procedere al fine di limitare i disservizi causati dai costanti ritardi ai pendolari molisani e non che percorrono la tratta Campobasso – Roma.