In occasione del Giorno della Memoria, si è svolta questa mattina la seduta straordinaria del Consiglio regionale in ricordo delle vittime del terremoto di San Giuliano di Puglia del 2002 che provocò il crolla della scuola “Jovine” in cui persero la vita 27 alunni e la loro maestra.
Ad aprire la seduta è stato il presidente del Consiglio regionale, Quintino Pallante, che ha ricordato i nomi delle vittime del sisma ed ha successivamente invitato i presenti ad osservare un minuto di silenzio. Con la legge 29 il Consiglio regionale dell’VIII legislatura s’impose l’obiettivo di tenere a imperitura memoria di quell’evento che aveva così tanto aveva sconvolto le coscienze di questa regione. La memoria – come ci suggerisce lo scrittore e regista americano Paul Auster – è lo spazio in cui le cose accadono per la seconda volta. In questo giorno e in questo luogo, colleghi, viviamo di nuovo quei drammatici momenti, non solo per tenere vivo il ricordo delle vittime di quella tragedia ma per ritrovare la forza e la determinazione di porre in essere con senso del dovere ogni sforzo necessario per fare in modo che eventi del genere non accadano più.
Dobbiamo continuare a far crescere la cultura della sicurezza e la consapevolezza che eventi calamitosi possono ancora accadere – ha dichiarato il presidente della Regione, Francesco Roberti – Quindi dobbiamo essere pronti, preparati ma soprattutto mettere i nostri edifici pubblici nelle condizioni per poter garantire ai nostri figli, ai nostri ragazzi, di poter stare in un ambiente sicuro e sano.
La distanza temporale che ci separa dal quel tragico 31 ottobre di 21 anni fa non ha scalfito minimamente il senso di inadeguatezza, dolore e rabbia che tutti insieme provammo allora e che torna oggi per porci dinanzi alla necessità di riconoscere un impegno concreto, da portare avanti con una indispensabile unità d’intenti, a favore di tutto ciò che contribuisce a migliorare la prevenzione, nelle scuole e in ogni edificio pubblico, rispetto al verificarsi di catastrofi naturali di vario genere – ha commentato il consigliere regionale ed esponente del MoVimento 5 Stelle, Roberto Gravina – Il ricordo e la memoria viva in questo come in altri casi, vanno utilizzati per riflettere e fare un esame di coscienza costante, un punto della situazione sempre attuale, sulle garanzie di sicurezza che siamo in grado di offrire ai nostri studenti, in Molise come nel resto del nostro paese, in materia di edilizia scolastica e non solo.
La memoria senza impegno politico e civile rischia di diventare un esercizio fine a se stesso, una ricorrenza svuotata del suo contenuto più importante, ovvero il dovere ad operare di comune accordo affinché simili tragedie non abbiano più ad accadere. Così Aldo Patriciello, europarlamentare e membro del Ppe, nel giorno dell’anniversario del sisma del 2002. Quanto successo nel 2002 a San Giuliano di Puglia ci impone dunque non soltanto di ricordare quei tragici istanti ma anche e soprattutto di lavorare seriamente per garantire la massima sicurezza possibile per tutti gli edifici, pubblici e privati. Credo sia questo il modo migliore per ricordare il dramma di quei giorni in cui persero la vita trenta persone, tra cui 27 alunni e la loro maestra: un impegno civico e morale cui nessuno può sottrarsi e a cui è opportuno dedicare ogni sforzo istituzionale. È una battaglia su cui da tempo sono impegnato a Bruxelles, affinché le istituzioni europee predispongano un fondo ad hoc da destinare esclusivamente alla prevenzione e alla messa in sicurezza dei territori a rischio. Ricostruire e sostenere le aree interessate da simili tragedie è assolutamente doveroso, ma è arrivato il momento di lavorare per fare tutto ciò che è necessario per rendere sicuri il più possibile i luoghi dove far crescere i nostri figli.
31 ottobre 2002 – 31 ottobre 2023: 21 anni dall’immane tragedia, una ferita mai rimarginata, che colpì il Molise, lasciando un segno indelebile in tutti noi. La maestra Carmela Ciniglio e i bambini Umberto, Domenico, Costanza, Lorenzo, Luca, Morena, Valentina, Raffaele, Paolo, Antonella, Luigi, Maria Celeste, Sergio, Maria, Michela, Valentina, Martina, Giovanna, Maria, Antonio, Luigi, Gianni, Antonio, Gianmaria, Luca, Melissa, Giovanna: i loro nomi riecheggeranno per sempre.
Perdere la vita nel luogo più sicuro, quella scuola che si sgretolò in pochi secondi, lasciando nello sconforto e nel dolore la nostra regione e, in particolar modo, un’intera comunità.
San Giuliano di Puglia ha pagato un prezzo pesante di quel terribile sisma. Intere famiglie distrutte e una generazione cancellata. – Si legge nella nota diffusa dai parlamentari molisani Elisabetta Lancellotta e Costanzo Della Porta – Un profondo dolore che ha segnato le vite di quei genitori, straziati dalla più terribili delle morti entrate nelle proprie case. Oggi, Giornata della Memoria, commemoriamo le vittime di quel sisma, ma ci fermiamo anche a riflettere. Ancora oggi ci chiediamo il perché e noi rappresentanti delle istituzioni altro non possiamo fare che cambiare la cultura della prevenzione e della sicurezza. San Giuliano di Puglia è un esempio per tutti noi. Ricordiamo gli Angeli e per loro preghiamo!