Molto partecipata la presentazione del libro di Giovanni Mancinone “Mostri. Quando non c’è più l’amore” edito da Rubbettino, tenutasi a Bojano sabato 30 settembre nel Palazzo Colagrosso.
Organizzata dall’Associazione Falco, con il patrocinio del Comune di Bojano e dell’Ordine dei Giornalisti, la presentazione, moderata dalla giornalista Rita Carla Codispoti, ha visto come relatori esponenti delle Forze dell’Ordine che hanno spiegato al pubblico presente, attraverso la loro esperienza sul campo e collegandosi alle storie di Mancinone riportate nel Libro, come si deve lottare insieme contro la violenza di genere, con un messaggio comune rivolto alle donne che subiscono violenza: siamo qui per aiutarvi, non siete sole.
Il Presidente della Falco, Alessio Papa ed il Sindaco Carmine Ruscetta, con l’amministrazione comunale, hanno salutato i presenti e ringraziato Mancinone per aver fatto tappa a Bojano con il suo libro.
Presenti anche il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Vincenzo Cimino, il Comandante dei Carabinieri Forestali, Mar.llo Costanzo Cappella ed i suoi militari e le associazioni di Bojano che hanno aderito all’iniziativa: l’Associazione Nazionale Carabinieri sezione di Bojano, il Gruppo Alpini, la Croce Rossa, l’Associazione “Con il cuore Danilo Sabatino”, l’Associazione Culturale Sant’Egidio Abate, l’Associazione Effervescienze, il Centro Polifunzionale per la terza età di Bojano.
Il Comandante della Compagnia Carabinieri di Bojano, Cap. Edgard Pica, impegnato in attività di studio ed analisi del fenomeno, ha parlato dei casi che ha trattato che hanno tutti lo stesso filo conduttore: vediamoci per l’ultima volta, l’ultimo incontro e l’omertà, che va ricollegata non sono alla mafia ma a questi casi. Il si poteva evitare fa parte dell’omertà – ha detto il Capitano Pica – in questi casi non c’è differenza tra nord e sud, ricco e povero, tra periferia e città, metropoli e degrado, come spiega pure Mancinone nel libro.
L’invito che faccio io è alla collettività, non giriamo mai la faccia dall’altro lato – ha continuato il Comandante – i mezzi e gli strumenti per fare le segnalazioni sono una miriade, anche in modo anonimo. L’importante è intervenire per tempo. Questa problematica va debellata segnalando già dal primo episodio alle Forze dell’Ordine.
Le donne hanno molta paura di rappresentare le loro violenze e che si cerca di creare empatia, favorendo il racconto libero della persona offesa – ha detto la Mar.lla Luana Malerba, Comandante in sede vacante della Stazione Carabinieri di Bojano, che da poco ha seguito un corso di specializzazione sulla violenza di genere – è stata creata da giugno 2023 per appoggiarci una sala rosa, istituita presso il Comando Provinciale di Campobasso.
Il Commissario della Polizia di Stato e Coordinatore Regionale del Molise dell’Associazione “ConDivisa, giustizia e sicurezza”, Giovanni Alfano, presente con gli allievi ispettori ed agenti della Scuola della Polizia di Stato “Giulio Rivera” di Campobasso, impegnato da oltre venti anni nella loro formazione e nell’aggiornamento professionale, ha ricordato delle recenti iniziative di prevenzione contro la violenza di genere, come quella insieme all’Arma dei Carabinieri con il Colonnello Bruno Capece ed ha parlato di come lo sport possa educare alla legalità, così la scuola. Il Commissario Alfano ha analizzato i dati di un report di settembre 2023 del Ministero dell’Interno – Servizio Analisi Criminale sulla Violenza di Genere, Focus sulla violenza sessuale e la violenza sessuale di gruppo.
I cittadini devono essere parte attiva – ha detto il Commissario Alfano – e le vite di Romina, di Klodiana, l’ultima vittima di femminicidio, hanno lo stesso valore di tutte le altre vite.
È intervenuto pure Antonino Desiata, Commissario della Polizia di Stato in pensione, sensibile alla problematica, nel periodo che era ancora in servizio ha trattato svariate situazioni di crisi familiari adoperandosi nell’evitare, per quanto possibile, epiloghi drammatici, ed ha detto: Le conseguenze del femminicidio e di tutti gli altri reati ad esso connessi (stalking, maltrattamenti in famiglia..) danno luogo ad una spirale di eventi negativi che turbano la tranquillità sociale e creano un senso di paura non solo nelle vittime, ma anche nell’intera collettività.
Vincenzo Cimino, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Molise, rimasto molto contento per l’ottima riuscita dell’evento, ha detto: L’Ordine dei Giornalisti non poteva non essere presente in questo incontro con questa risposta di pubblico, stiamo seguendo le attività di Giovanni Mancinone, autorevole collega; la tematica è così importante, come hanno detto il Commissario Alfano ed il Capitano Pica, noi infatti abbiamo stretto protocolli d’intesa con le Forze dell’Ordine, l’Università, l’Associazione Liberaluna e noi dobbiamo entrare nelle coscienze dei nostri ragazzi, dobbiamo educarli e tenere sotto controllo i social da un uso improprio.
Mariantonietta Viglione, Operatrice ed Assistente Sociale del Centro Antiviolenza e Casa Rifiugio Befree Molise ha portato il messaggio della Coordinatrice Regionale del Centro Antiviolenza Befree Molise, Fiorella Masucci, dove ha evidenziato il lavoro di rete con le Forze dell’Ordine, Carabinieri e Polizia di Stato che si coordinano con le loro operatrici e la Viglione ha spiegato in che modo le donne che vivono queste esperienze traumatiche possono essere aiutate.
Giovanni Mancinone, autore del Libro, ha raccontato di come il Libro nasca da fatti realmente accaduti in Molise e del perché abbia scelto di raccontarli ed ha rivolto al Sindaco di Bojano l’invito a diffondere il numero di emergenza per chi vuole chiedere aiuto e non sa a chi rivolgersi.
Don Alessandro Iannetta, Parroco della Chiesa di San Biagio di Bojano, ha portato un messaggio di speranza, ricordando l’impegno di noi Cristiani di favorire la pace nelle famiglie attraverso anche la Parola di Dio, con “l’invito a non allontanarci da Dio e dalle Sue Leggi” ed ha benedetto i presenti.