A luglio erano 26 le città – o unioni di comuni – che avevano presentato la manifestazione d’interesse a partecipare al bando per essere eletta Capitale Italiana della Cultura 2026.
Ma alla scadenza del termine per l’invio dei dossier prevista per il 27 settembre il Ministero della Cultura ha ricevuto solo 16 candidature. Tra queste anche quella di Agnone.
Di seguito l’elenco delle città, con il titolo del progetto, che hanno presentato la domanda:
Agnone (Isernia), “Agnone 2026: Fuoco, dentro. Margine al centro”
Alba (Cuneo), “Vivere è cominciare. Langhe e Roero, un’altra storia”
Bernalda (Matera), “Ascolto. Mondo, Conoscenza e Mistero”
Cosenza, “Dai Sogni ai Segni”
Gaeta (Latina), “Blu, il Clima della Cultura”
L’Aquila, “L’Aquila Città Multiverso”
Latina, “Latina bonum facere”
Lucca, “Lucca 2026. Abitare la cultura”
Lucera (Foggia), “Lucera 2026: Crocevia di Popoli e Culture”
Maratea (Potenza), “Maratea 2026. Il futuro parte da un viaggio millenario”
Marcellinara (Catanzaro), “L’Incontro nel punto più stretto d’Italia”
Rimini, “Vieni oltre. Il futuro qui e ora”
Treviso, “I Sensi della Cultura”
Unione dei Comuni Terre dell’Olio e del Sagrantino (Perugia), “CulturaXBenessere”
Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena), “Valdichiana 2026, seme d’Italia”
Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana (Arezzo), “Il Cantico delle Culture”.