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Campomarino: i Carabinieri assestano un altro duro colpo all’attività di spaccio di sostanze stupefacenti.



L’incessante presidio e controllo del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Termoli (CB), finalizzato anche alla prevenzione dei reati in materia di stupefacenti, ha consentito questa notte ad un equipaggio della Stazione Carabinieri di Campomarino (CB) di recuperare un ingente quantitativo di sostanza stupefacente.

Nella circostanza, militari della predetta Stazione, durante un controllo effettuato sulla Via Papa Giovanni XXIII nei pressi del cavalcavia che porta sulla SS16, seguito riscontro informativo su segnalazione pervenuta da privato cittadino, rinvenivano sul ciglio stradale adiacente terreno, ben 227 panetti di hashish, per un peso complessivo di kg. 21,500. La sostanza stupefacente veniva sottoposta a sequestro per essere messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente anche per gli ulteriori rilievi ed accertamenti tecnici del caso.

In questo periodo estivo, la cospicua presenza sul territorio di Carabinieri della Compagnia di Termoli e di altre Forze di Polizia è risultata  particolarmente proficua nella prevenzione e repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti, anche grazie alla collaborazione della popolazione tutta e lo dimostrano i numerosi arresti operati in questo periodo.

Sempre alta e l’attenzione rivolta a contrastare questo “mercato di morte”, sotto la costante direzione della Procura della Repubblica di Larino (CB) e le incisive e proficue linee tecnico-operative impartite dal Comando Provinciale Carabinieri di Campobasso a difesa del territorio del basso Molise, particolarmente appetibile anche dalla criminalità foggiana, albanese ecc. dedita allo spaccio di “droghe”.

Giova, inoltre, sottolineare che la denuncia da parte del cittadino è di fondamentale importanza per l’azione di contrasto a tale fenomeno da parte delle Forze dell’Ordine, non fosse altro per la circostanza di rappresentare questi l’occhio e l’orecchio discreto capaci di presenziare capillarmente  luoghi e circostanze non sempre accessibili tempestivamente agli investigatori. La collaborazione sinergica tra la popolazione e le istituzioni deputate a proteggerla è sempre risolutiva al fine di garantire il vivere in sicurezza e, di riflesso, il bene comune.

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