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Molise, De Chirico (M5S): “Il rilancio della Regione passa attraverso la concretezza degli obiettivi”.



Basta con l’isolamento delle nostre imprese sul territorio, ma basta anche con i proclami demagogici su grandi e irrealizzabili infrastrutture che hanno solo impedito, da quindici anni a questa parte, di finanziare invece interventi più fattibili. Come vogliamo creare lavoro sul territorio se le nostre imprese pagano il gap concorrenziale sui tempi di approvvigionamento e consegna? Come possiamo farlo se non riusciamo a mettere in atto neanche un progetto infrastrutturale utile alle imprese? Con Gravina al Governo di questa Regione e, auspico, con il mio lavoro in Consiglio potremo batterci per interventi più concreti e più rapidi nei tempi. Per un raddoppio di corsie di 20 chilometri tra Venafro e Campobasso, ad esempio, mi sono già battuto quando ci fu la grande opportunità di concentrare il finanziamento del Contratto istituzionale di sviluppo beneficiando dell’operoso aiuto di Invitalia. Si è deciso invece di frammentare in piccoli interventi, molti dei quali pressoché inutili. Rinnoverò l’obiettivo e l’impegno per far indirizzare nuovi fondi Fsc attraverso lo stesso procedimento amministrativo, perché a mio avviso funzionale alle esigenze della nostra deficitaria amministrazione. L’area centrale del Molise avrebbe anche bisogno di un collegamento ferroviario verso il Sannio dove sono in procinto di essere ultimate le infrastrutture per l’Alta velocità e sarebbe auspicabile un collegamento con il grande nodo intermodale di Foggia oltre che con il vicino aeroporto da poco attivo su molte linee nazionali e internazionali. Insomma la politica spicciola e fumosa che ha danneggiato e frenato il nostro territorio deve oggi mettersi da parte. Ma senza l’aiuto dei cittadini l’obiettivo di rilancio di un territorio sarà vano.

Il mio impegno personale si è sempre basato sulla concretezza degli obiettivi e sull’analisi meticolosa degli iter amministrativi utili al raggiungimento degli stessi. Non ho mai avuto atteggiamenti o presentato proposte politiche esclusivamente propagandistiche. Sin dall’inizio dell’esperienza in Consiglio regionale, ho pensato a come poter essere di aiuto al rilancio del territorio sedendo nei banchi dell’opposizione e ho indirizzato subito il mio impegno verso il potenziamento delle società partecipate e degli enti strumentali della Regione, unico modo per poter creare direttamente lavoro qualificato. Ma ho anche sollecitato, con note e atti ispettivi, la velocizzazione delle procedure per evitare di perdere vitali finanziamenti di ogni tipo e per ottimizzare in tal modo le risorse assegnate dallo Stato.

Inoltre spesso, per ottenere nuovi capitali, ho stimolato l’ente regionale a sfruttare le potenzialità delle proprie risorse e migliorare l’impianto gestionale. Soldi e lavoro sono ciò che un’amministrazione ideale deve saper gestire e creare, direttamente o indirettamente. Mediante il supporto concreto della classe politica. Dietro ciò che gli elettori scambiano per importanti iniziative politiche, spesso si celano superficiali e sofisticate prese di posizione o, ancor peggio, autentiche prese in giro. È ora di cambiare registro.

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