Il rapporto tra scrittore e traduttore è tutt’altro che idilliaco. Anche perché tradurre significa tradire, per far vivere il testo non solo in un’altra lingua ma in un’altra cultura.
A parlarne sarà Marcello Fois, autore prolifico, non solo in ambito letterario, ma anche nel campo teatrale, radiofonico e della fiction televisiva.
Un atteso ritorno il suo, per il quarto appuntamento di Ti racconto un libro 2023, il laboratorio permanente sulla lettura e sulla narrazione promosso e realizzato dal Comune di Campobasso e dall’Unione Lettori Italiani, con la direzione artistica e organizzativa di Brunella Santoli e il patrocinio della Provincia di Campobasso.
La mia Babele è un memoir letterario in cui si rincorrono ricordi d’infanzia e storia sociale, incontri e autoanalisi, avventure in terra italiana e straniera e riflessioni attraverso le lingue, non solo d’Europa.
La storia del protagonista di questo libro, che forse ne è anche l’autore, è segnata da un’incessante lotta con l’angelo, e l’angelo è il linguaggio. Inutile stupirsi se, dopo un breve e infelice passaggio a Medicina, la scelta sarà laurearsi in Italianistica, in una Bologna illuminata dalla predicazione laica di Ezio Raimondi, per poi diventare scrittore, per di più tradotto all’estero. Si aprono così le porte di una Babele popolata di esseri strani, i traduttori, il cui compito preciso sembra essere travisare ciò che scrivi, ma nel modo giusto. E il testo, si suppone, ringrazia; ma l’autore? La vita diventa letteratura, che a sua volta innerva la vita. In un racconto che per esser vero non è tuttavia meno apocrifo, l’autore conduce il lettore all’appuntamento più importante, quello con la parola giusta, capace di illuminare una pagina come una vita.
L’incontro con l’autore è in programma venerdì 26 maggio alle ore 18.30 nella Sala Alphaville di via Muricchio a Campobasso. Con lui dialogherà Pier Paolo Giannubilo.
Il prossimo appuntamento con Ti racconto un libro è con Marialuisa Bianchi, che mercoledì 7 giugno, alle ore 18.30 nella Sala Alphaville di via Muricchio a Campobasso, sarà in compagnia di Mino Dentizzi per presentare Storia di Firenze – La preziosa eredità dell’ultima principessa Medici che ha reso grande il destino della città, un affresco della Firenze medicea dalle origini fino al barocco Seicento. Il volume, attestandosi su un tono tra la confessione e la narrazione in prima persona, guida il lettore attraverso i luoghi e gli angoli più inediti della città. Un libro dal punto di vista inaspettato e originale, quello della coraggiosa donna con cui si è coronata la vita di una delle famiglie più rinomate al mondo.
L’incontro con Maria Grazia Calandrone previsto per mercoledì 31 maggio è rinviato a data da destinarsi per motivi legati alla sua partecipazione al Premio Strega di quest’anno.