“La Festa dei lavoratori è legata alla storia quotidiana e personale di donne e uomini, alle tutele che Stato e istituzioni hanno il dovere di garantire, affinché tutti abbiamo un’occupazione vera per se stessi, per la famiglia, per l’intera società.
Non una ricorrenza ideologica, ma un caposaldo di civiltà che impone oggi una riflessione ad ampio raggio, trasparente, concreta.
L’Italia è fondata sulla cultura del lavoro: l’attività di produzione e quella intellettuale sono ancora i motori dell’economia. Tuttavia, oggi è piuttosto ampio il divario che ci separa dall’effettiva realizzazione dei dettami della nostra Costituzione, soprattutto nelle regioni del Sud.
Per questo, il mio pensiero è rivolto in via prioritaria a chi non ha un’occupazione, a chi l’ha persa e a chi la sta cercando. Opponiamoci con forza a qualsiasi forma di sfruttamento, isoliamo chi calpesta i diritti.
Che sia una giornata di condivisione di intenti e di sostegno morale, spinti dall’ottimismo e dalla volontà, senza inutili strumentalizzazioni”.